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Manovra, ecco la carta bambini: 400 euro al mese alle famiglie per gli asili

Il ministro dell’Economia, Gualtieri, con il premier, Giuseppe Conte

ROMA – Fondi per la famiglia, soprattutto per coprire le rette degli asili. E’ scritto nello schema della manovra. Dove si legge: «Per la famiglia, la manovra prevede un fondo da 2 miliardi nel prossimo triennio. Dal 2020 le risorse degli attuali bonus (nascita, bebè, voucher asili nido) saranno riordinate in un unico fondo che avrà una dote aggiuntiva di 500 milioni. Sarà un’apposita carta bimbi da 400 euro al mese a permettere alle famiglie di coprire le rette per gli asili nido o azzerarle per i nuclei a basso reddito». In manovra vengono previsti 30 miliardi di maggiori spese mentre 15 sono maggiori entrate. Tra queste ultime, 6,5 miliardi provengono dalle misure individuate nel Decreto Fiscale, mentre 8,5 miliardi provengono da maggiori entrate individuate con le misure del Disegno di Legge di Bilancio. Il resto è coperto in deficit, con 14,4 miliardi di euro.

La manovra rinnova il bonus cultura ma i fondi calano. Sul ddl bilancio «Siamo ai dettagli, il decreto fiscale è praticamente pronto e sulla legge di bilancio siamo alla fase di redazione, avendo ormai definito un quadro stabile dell’impianto della manovra»: lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parlando con i giornalisti a margine della sua visita di oggi nella sede di Vetrya ad Orvieto. «Non vi so dare la data esatta», ha risposto a chi gli chiedeva se il testo potrà essere trasmesso alle camere la prossima settimana. «È un lavoro tecnico e intenso – ha concluso – ma ormai la legge è chiusa e siamo molto soddisfatti».

«Noi riduciamo il debito ma lo facciamo come è giusto che sia attraverso un percorso più morbido, perché deve essere sostenibile sul piano economico – afferma il ministro dell’Economia – ma perché questa riduzione sia credibile deve avvenire in modo graduale e sostenibile per evitare un impatto negativo sulla crescita».

Arriva anche per il 2020 il bonus cultura per i 18enni, con uno stanziamento in manovra di 160 milioni. La misura era finanziata fino a fine anno e si è deciso di rinnovarla ma i fondi – a quanto si apprende – caleranno di 80 milioni, dai 240 milioni stanziati per il 2019 a 160 milioni. Nonostante il minore stanziamento l’intenzione, spiegano fonti Pd, sarebbe tenere a 500 euro la cifra data ai neo-maggiorenni per spese culturali. Sarebbe possibile grazie a risparmi e al fatto che non tutti i 18enni hanno usato il bonus nel passato. Conclusione di Gualtieri: «Ho trovato una modello di governo fatto di condoni e flat tax, che non è il futuro ma il passato».


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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