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Polizia: sindacato, incontro con Conte e Lamorgese fallimentare. Non ci sono fondi necessari

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ROMA – «Nell’incertezza e nella fumosità più totale avvertiti oggi alla riunione a palazzo Chigi, abbiamo capito che per il rinnovo del nostro contratto non c’è un euro in più di quei pochi già destinati, 600 milioni per tre anni che oltre tutto non è ancora chiaro a chi esattamente siano diretti. Per quanto riguarda gli straordinari, saranno pagati solo quelli del 2018. E per i correttivi al riordino delle carriere saranno destinati appena 60 milioni di euro per l’intero Comparto, 15 per la Polizia, una cifra addirittura ridicola rispetto a quanto serve».

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro Lamorgese, alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli.

«L’esito dell’incontro con il presidente Conte e il ministro Lamorgese è stato, purtroppo, pessimo. E la stessa nostra convocazione risulta
essere stata solo un gesto di mera facciata. Siamo arrivati per parlare di questioni vitali per il Paese e per donne e uomini della Polizia di Stato, ma torniamo a casa senza avere contezza di una progettualità concreta da parte del Governo, – continua Mazzetti – ma
solo sapendo che non investirà soldi sufficienti. Era la sede deputata a riferire delle più pressanti esigenze di servizio, perché se ne
tenesse conto nel documento di programmazione finanziaria. Ma è evidente che questo incontro è avvenuto tardi rispetto a quanto
previsto dalla legge, e ci hanno messo di fronte al fatto compiuto rispetto a un Comparto i cui operatori non possono essere equiparati
agli altri dipendenti pubblici. Ecco perché siamo arrivati all’incontro senza alcun fondato motivo di entusiasmo, e avevamo ragione. Quando si è insediato questo Governo abbiamo lamentato che nel programma comparivano due striminzite righe sul personale del Comparto da cui non era possibile dedurre qualcosa di concreto. – afferma ancora Mazzetti – Ebbene oggi, dopo questo incontro, i nostri timori sono ancora più profondi. Noi ripetiamo le stesse cose da talmente tanto tempo che sentirsi presi in giro è più che legittimo. Quattro spiccioli per un contratto scaduto da un anno e che, se verrà rinnovato, sarà già fuori tempo perché doveva riguardare il
2019-20-21; migliaia di ore di straordinari obbligatori effettuati dai poliziotti che saranno pagati solo per il 2018; – prosegue Mazzetti –
abbiamo organici che fanno acqua a fronte di un’età media troppo elevata dopo che il blocco del turn over ci ha messi in ginocchio;
abbiamo dotazioni inadeguate, mancano protocolli operativi chiari e validi per tutti, non c’è tutela normativa proporzionata al rischio,
non possiamo contare su una risposta severa e certa del sistema giudiziario. E’ offensivo parlare di sicurezza senza di noi, è scandaloso
programmare la spesa per la sicurezza senza di noi, è insostenibile continuare a non investire nel comparto essenziale per la vita stessa
della democrazia. Con questa Polizia l’Italia ha per le mani una fuoriserie e la amministra come fosse un’utilitaria. Bisogna fare
molto molto di più», conclude Mazzetti..


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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