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Migranti: Boldrini chiede di troncare i rapporti con la Libia, e di lasciare piena libertà alle Ong

Boldrini

ROMA – Laura Boldrini in un’intervista ad Avvenire afferma: «Il memorandum con la Libia non va. Non puo’ essere rinnovato cosi’ com’è. Non tiene conto di una guerra sopraggiunta, e dello smantellamento del soccorso in mare disposto da Salvini. E soprattutto del deterioramento delle condizioni di vita nei centri di detenzione. La Libia – prosegue la deputata – non e’ un porto sicuro. Inoltre e’ emerso che membri della guardia costiera siano collusi coi trafficanti. Non si puo’ lasciare alla Libia, come ha fatto Salvini, il coordinamento dei soccorsi. Questo deve tornare
alla Guardia costiera italiana, e le Ong debbono poter operare in mare. Ho apprezzato che la ministra Lamorgese le abbia incontrate.
Per quanto riguarda i decreti sicurezza – dice ancora Boldrini -. Su entrambi il capo dello Stato ha fatto rilievi. Ma ora vanno cambiati radicalmente. Il decreto sicurezza uno, eliminando la protezione umanitaria ha aumentato il numero degli irregolari e ha indebolito il sistema degli Sprar, che favoriva l’integrazione. Inoltre l’impossibilita’ prevista dal decreto di iscrivere i richiedenti asilo all’anagrafe, crea problemi ai sindaci, perche’ in questo modo hanno problemi ad avere una tessera sanitaria e a iscrivere i figli a scuola: sono dei fantasmi e nessun sindaco ha interesse a tenere fantasmi sul proprio territorio».

Le Ong raccolgono subito la palla al balzo: «Questa notte abbiamo localizzato un’imbarcazione in legno in precarie condizioni con 43 persone a bordo alla deriva in acque internazionali. 13 minori, 2 donne, una delle quali in stato di gravidanza. Attendiamo ora istruzioni da parte delle autorità maltesi». Così open Arms su Twitter.

Mentre da quasi una settimana, la Ocean Viking, nave norvegese per operazioni di ricerca e soccorso gestita dalle Ong SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere, attende che le venga comunicato un porto sicuro per sbarcare i 104 sopravvissuti a bordo, nonostante le condizioni del Mediterraneo centrale in questi giorni non siano certo buone. Il 23 ottobre, l’Mrcc di Roma aveva rifiutato di coordinare le operazioni per l’assegnazione di un PoS.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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