Riforme: maggioranza concorde, elezione del Senato su base circoscrizionale, un sistema analogo a quello della Camera
ROMA – E’ stato trovato l’accordo nel governo per le modifiche costituzionali che andranno ad armonizzare il sistema a seguito del taglio del numero dei parlamentari. Il ddl Riforme, che verrà depositato la prossima settimana alla Camera, modificherà la struttura del Senato che sarà eletto su base circoscrizionale, e non più regionale. Ricordiamo che in base alla legge elettorale italiana attualmente in vigore, ai fini dell’elezione della Camera dei deputati il territorio nazionale è suddiviso in 28 circoscrizioni, 14 delle quali coincidono con una regione mentre le restanti corrispondono ad una o più province delle regioni più popolose. Un sistema analogo verrebbe applicato anche al Senato.
Viene modificata anche la platea degli elettori del Capo dello Stato, al voto partecipano due delegati a regione, compresa la Valle d’Aosta, e non più tre come in precedenza. In questo modo resta assicurata la rappresentanza delle minoranze. Una riduzione dei delegati che avverrà a partire dalla prossima legislatura. Il testo è frutto dell’intesa raggiunta da Pd, M5s, Leu e Italia Viva.
«Siamo soddisfatti per l’intesa raggiunta in un clima sereno e di dialogo costruttivo. Ora guardiamo con fiducia al prossimo step», hanno dichiarato in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, capogruppo vicario alla Camera, e Anna Macina, capogruppo in Commissione affari costituzionali. «Sul piano delle riforme costituzionali la tabella di marcia è seguita scrupolosamente», ha specificato Stefano Ceccanti, del Pd. Il tavolo di maggioranza proseguirà comunque i lavori per affrontare gli altri capitoli che riguardano le riforme.