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Firenze: Salvini, non vedo rischi di estremismo né nero né rosso. E conferma la sua amicizia con Israele

FIRENZE – Calorosa stretta di mano tra il segretario della Lega Matteo Salvini e l’ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar, al termine del convegno intitolato Italia-Israele: un legame nella storia, che si è svolto nell’Altana di Palazzo Strozzi a Firenze. Salvini ha presenziato al convegno ascoltando gli interventi senza però prendere la parola.

L’arrivo di Salvini in sala è stato accolto dal neo console onorario di Israele Marco Carrai, che lo salutato come un amico di Israele. Salvini ha salutato poi di persona lo stesso Carrai, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Jewish Economic Forum, Jonathan Pacifici, la responsabile europea del Jerusalem Center for Public Affairs Fiamma Nirenstein e la giornalista Annalisa Chirico. Al termine del convegno si è tenuta l’inaugurazione del Consolato onorario di Israele a Firenze. «Ringrazio particolarmente il senatore Salvini, per me è un onore, Matteo è un amico ma prima di tutto è un amico di Israele». Lo ha affermato Marco Carrai, nuovo console di Israele per Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna-

Al sindaco di Firenze, Dario Nardella – anch’egli presente al taglio del nastro – che si e’ augurato che la presenza di Salvini a Firenze rappresenti anche un cambio di idee per quanto riguarda la politica, il senatore del Carroccio ha risposto che «l’ultima volta che sono stato in Israele ho ricevuto ringraziamenti come amico di quel Paese e di quel popolo. Quindi dal sindaco di Firenze ho poco da imparare».

Quanto all’indagine sull’eversione di destra in Toscana ha detto: «Fortunatamente non penso ci sia né pericolo del fascismo né del comunismo e non c’è un rischio di estremismo né nero né rosso. Finché sono stato ministro dell’Interno era e rimane comunque tutto sotto controllo. Ci sono pochi idioti, da una parte e dall’altra, nostalgici della violenza. Per fortuna non sono un modello per chi va in giro e risolve i problemi con i fucili, ne sono onorato.
Sarebbe stato un problema il contrario». Così il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’indagine della Digos di Firenze su una cellula di estremisti di destra presente a Siena e su chi in Toscana (Enrico Rossi) ha sostenuto che da parte sua ci sarebbe un atteggiamento ‘troppo morbido’ verso i neofascisti.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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