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Ex Ilva: rinviata l’udienza a Milano. Ora la trattativa. Ma la produzione va avanti

Arcelormittal Produzione VaMILANO – Si può fare un tavolo. Mentre il tribunale si ferma. Ed ecco le notizie: sono state trovate le basi per una trattativa che possa arrivare a un accordo per mantenere la produttività ordinaria degli stabilimenti dell’ex Ilva, e per questo l’udienza della causa civile in corso a Milano è stata rinviata al 20 dicembre. A deciderlo è stato il giudice Claudio Marangoni nel procedimento sul ricorso cautelare d’urgenza presentato dai commissari dell’ex Ilva contro l’addio di Arcelor Mittal nel quale sono presenti come parti la Procura milanese, la Regione Puglia e il Comune di Taranto.

«Ci sono degli impegni assunti secondo quanto previsto», ha detto l’avvocato Giorgio De Nova, legale dei commissari dell’ex Ilva, rispondendo alla domanda, dopo l’udienza a Milano, se ArcelorMittal abbia dato garanzie sulla continuità dell’attività produttiva. «C’è un clima positivo – ha aggiunto il legale – quando le udienze sono così corte…Comunque c’è sempre da lavorare».

«Ci sono le basi per una trattativa che possa arrivare ad un accordo», ha confermato l’avvocato Enrico Castellani, legale dei commissari dell’ex Ilva, e l’avvocato Ferdinando Emanuele, legale di ArcelorMittal, riassumendo l’udienza, rinviata al 20 dicembre.

«L’amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli presente in aula a Milano durante l’udienza civile sul contenzioso sull’ex Ilva ha garantito il normale funzionamento degli impianti e la continuità produttiva»: è quanto è stato riferito da fonti qualificate del tribunale milanese che hanno aggiunto che questo impegno è assicurato in pendenza di giudizio fino al prossimo 20 dicembre. Dato che ci sono delle trattative attestate e di cui danno conto le due parti, ossia ArcelorMittal e i commissari dell’ex Ilva, a tutela dell’interesse pubblico la Procura di Milano attende di vedere e di valutare come si evolveranno queste trattative che potrebbero portare ad un accordo. E’ quanto ha spiegato, in sostanza, il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, con a fianco i pm Mauro Clerici e Stefano Civardi, intervenendo nell’udienza civile di oggi, 27 novembre.



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