Fondazione Open: Renzi ancora all’attacco dei magistrati, a rischio la separazione dei poteri
ROMA – «Quello che è accaduto ieri mattina all’alba costituisce un vulnus clamoroso nella vita democratica del Paese. Chi non reagisce oggi accetta che si metta in discussione il principio della separazione dei poteri che è una colonna del sistema democratico occidentale. E lascia che siano i magistrati a decidere che cosa sia un partito e cosa no». Così Matteo Renzi in una Enews straordinaria in cui si chiede: «Siamo o non siamo un paese in cui vige la separazione dei poteri?. Non sto attaccando l’indipendenza della magistratura, ma sto difendendo l’indipendenza della politica», chiarisce.
Colpisce il silenzio di coloro che si autodefiniscono giuristi democratici, sempre pronti a reagire con sdegno a quelli che definivano gli attacchi inammissibili di Salvini o prima ancora di Berlusconi contro l’autonomia l ‘indipendenza della magistratura. Si vede che per queste categorie gli attacchi da destra sono inaccettabili, quelli da sinistra si possono tollerare. E Mattarella, ovviamente, tace.