Terremoto in Albania: 27 morti e 20 dispersi. Tirana: «Grazie Italia per l’aiuto»
TIRANA – Il bilancio del terremoto in Albania si aggrava di ora in ora. Si calcolano 27 morti: 13 corpi sono stati tratti dalle macerie in varie zone di Durazzo, 11 a Thumana, e circa una ventina di chilometri a nord di Tirana, mentre una vittima e’ stata trovata a Kurbin, circa 50 chilometri a nord della capitale. Fonti ufficiali hanno detto ai giornalisti che all’appello mancano ancora una ventina di persone.
PRESIDENTE META – «Voglio ringraziare il popolo italiano e le sue istituzioni per il grande contributo in questa tragedia», ha detto il presidente della Repubblica albanese, Ilir Meta. «Il ringraziamento è doveroso non solo per le squadre altamente professionali che sono al lavoro in questo momento, ma per tutto quello che l’Italia sta facendo per affrontare questa tragedia». Il governo albanese ha annunciato oggi di aver proclamato lo Stato di emergenza a Tirana e Durazzo. Il premier Edi Rama ha spiegato che il provvedimento durerà per un periodo di 30 giorni.
VIGILI DEL FUOCO – «Le nostre squadre stanno lavorando oramai interrottamente da ieri sera. E’ una situazione molto, molto difficile”, ha spiegato il responsabile comunicazione dei Vigili del Fuoco italiani, Luca Cari, nei pressi di una palazzina di quattro piani a Durazzo sbriciolata dal terremoto. «Qui ci sarebbero 6 dispersi: tre bambini, due donne e un uomo», precisa Cari. Intanto, decine di familiari e conoscenti si affollano intorno alle macerie, nella drammatica attesa di buone notizie.
PAPA FRANCESCO – «Vorrei inviare un saluto ed esprimere la vicinanza al caro popolo albanese che ha sofferto tanto in questo giorni», ha detto il Papa al termine dell’udienza generale ricordando che l’Albania è stato «il primo Paese d’Europa che ho voluto visitare. Sono vicino alle vittime, prego per i morti, per i feriti, per le famiglie. Che il Signore benedica questo popolo al quale io voglio tanto bene».