Magistrati: test psicoattitudinali, Bonafede favorevole a introdurli
ROMA – Se ne parla da tanto tempo, ma nessuno ha mai avuto la forza d’imporlo alla categoria intoccabile. Visto che altri soggetti pubblici che hanno il potere di incidere sulla libertà e sulla vita degli individui, come per esempio i poliziotti, sono assoggettati ai test psicoattitudinali, non si vede perché i magistrati non debbano essere sottoposti a tali test, a garanzia dei cittadini.
«Mi sono già dichiarato favorevole al fatto che durante la carriera di un magistrato, se ci sono delle segnalazioni, il Csm possa anche a avvalersi di un accertamento di quel tipo. Questa è la mia opinione personale». Il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, ha risposto così, ospite di Stasera Italia su Rete 4, a una domanda sui test psicoattitudinali per i magistrati.