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Arrestati altri due pusher a Santa Maria Novella, l’intervento dei carabinieri

FIRENZE – Continua la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Firenze che, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio che ha interessato in particolar modo la Stazione di Firenze S.M.N. e le vicine Piazza dell’Unità d’Italia e Largo Alinari, hanno arrestato in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio in concorso, A.M. e A.I., entrambi di origine nigeriana, irregolari sul territorio nazionale, pregiudicati.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Firenze, operanti in abiti civili, dopo aver predisposto un apposito dispositivo di osservazione, controllo e pedinamento, procedevano al controllo dei due soggetti extracomunitari perché insospettiti dal loro atteggiamento guardingo. Infatti, diretti verso l’uscita dalla stazione ferroviaria, i due si scambiavano occhiate e gesti per mettersi in guardia reciprocamente dai controlli di polizia in corso e, all’atto dell’identificazione, si mostravano fortemente agitati lamentando dolori allo stomaco. Durante la perquisizione sul posto, l’attenzione del personale operante ricadeva sulla presenza di un barattolo di crema per le mani all’interno dello zaino di A.M. il quale, palesemente insofferente, si muoveva come per trattenersi da un impellente stimolo fisiologico, comportamento tipico di chi trattiene nel retto ovuli contenenti sostanze stupefacenti. La crema è solitamente utilizzata per lubrificare e favorire l’espulsione degli stessi. Quanto sopra induceva gli operanti ad approfondire il controllo.

Pertanto, i due nigeriani venivano sottoposti ad accertamenti sanitari presso l’Ospedale Careggi di Firenze, per sospetta ingestione di ovuli contenenti sostanza stupefacente. All’esito degli esami clinici, venivano recuperati e sottoposti a sequestro 39 involucri di eroina, per un peso complessivo di grammi 450 circa, di cui 8 contenuti all’interno del retto di A.M. e 31 contenuti nello stomaco di A.I. I due venivano pertanto dichiarati in stato di arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano.

Altra risposta evidente al sindaco Nardella.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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