Italiani, popolo di indebitati. Indagine di Creopay
ROMA – Italiani popolo di risparmiatori? Fino a qualche anno fa forse, oggi siamo invece un popolo di consumatori sempre più indebitati. I dati di Creopay (www.creopay.cloud), la newcofondata dall’avvocato Antonello Fontanelli con l’obiettivo di aiutare gli italiani a risolvere le loro ‘non performing exposures’ ed aiutarenel contempo le aziende italiane che a causa di ciò accusano perdite finanziarie (46%), evidenziano una crescita dell’indebitamento delle famiglie, che nel secondo semestre del 2019 ha superato i 500 miliardidi euro.
L’esborso medio è di 380 euro al mese, con punte di 520 in Lombardia eminimi di 250 in Sardegna. «Gli acquisti a rate riguardano la prima casa (48%), ma anche beni durevole con in testa auto ed elettrodomestici (32%) o spese sanitarie (8%)» spiegano gli analisti di Creopay.
È questa la vita a rate degli italiani: quell’economia domestica che le famiglie del nostro Paese hanno adottato anche per sostenere le spese fisse come le bollette di luce, gas ed altre utenze, per estinguere debiti precedenti e perfino per potere andare in vacanza.
«L’indebitamento residuo degli italiani, ovvero i soldi ancora da restituire, ammonta oggi a 35 mila euro medi pro-capite, con punte di 48 mila euro a Roma e di 52 mila euro a Milano» puntualizza Giorgio Mottironi, co-fondatore e cso strategy officer di Creopay. Ma il vero problema sono le sofferenze, ossia i debiti che non vengono pagati, che in Italia ammontano a 70 miliardi di euro, con percentuali di recupero del 12% a fronte di costi del 10%: insomma si spendono 7 miliardi per recuperarne 8,4 e ben 61,6 miliardi vanno perduti.