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Tensione Conte – Di Maio, che diserta il Senato e chiede di rivedere il Mes, che presenta evidenti criticità

ROMA – L’informativa urgente sul Mes alle Camere del presidente del Consiglio Giuseppe Conte crea l’incidente diplomatico col M5S. Che legge le parole del premier -dirette all’opposizione, anzitutto a Matteo Salvini- come un messaggio rivolto anche a Luigi Di Maio, che sulla riforma del fondo salva Stati si è messo sulle barricate. A stretto giro dall’informativa alla Camera, iniziata alle 13, c’è subito la sensazione che la frittata sia ormai fatta.

Iniziano le comunicazione tra le diplomazie di Palazzo Chigi e dei vertici M5S per aggiustare il tiro, inizialmente si pensa di modificare l’intervento al Senato del premier per rimediare. Alla fine Conte resta fedele al testo, soprattutto per una questione di rispetto istituzionale tra le due Camere, salvo poi dichiarare, all’uscita dall’emiciclo, che di screzi con Di Maio “assolutamente no”, non ce ne sono, “Di Maio ha espresso delle criticità per conto del Movimento, ma in un negoziato così complesso questo è pienamente comprensibile”. “Ci sono questioni aperte su aspetti importanti che riguardano sia il funzionamento del Mes che la road map sull’unione bancaria e l’Italia affronterà il negoziato con determinazione”, spiega il presidente del consiglio.

Al suo arrivo a Palazzo Madama, intercettato da una cronista, il premier aveva lasciato cadere le domande su un’informativa che avrebbe facilmente indispettito Di Maio. Che infatti diserta l’Aula del Senato, mentre anche gli scranni del M5S registrano numerose assenze. E il Movimento tace, mentre il segretario dem, Nicola Zingaretti,
plaude alle parole del presidente.

«Nel suo intervento alla Camera il presidente del Consiglio ha messo a tacere falsità e fake news diffuse dalle opposizioni in questi giorni, il che restituisce dignità al dibattito politico in corso, sul quale abbiamo apprezzato la posizione ribadita circa la logica di pacchetto come richiesto ieri al vertice di maggioranza dal MoVimento 5 Stelle. A tal proposito, il M5S oggi più che mai è compatto di fronte a la necessità di dover rivedere questa riforma che, ad oggi, presenta criticità evidenti». Così Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader 5 Stelle, in una nota.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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