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Massa: Mattarella interviene per le due bambine orfane alle quali Inps chiede risarcimento di 124.000 euro

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

ROMA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per parlare della richiesta di risarcimento avanzata dall’Inps nei confronti di due ragazzine, divenute orfane per l’assassinio della madre a opera del padre poi suicidatosi, colpite più di ogni altro dalle conseguenze del delitto.

“Il fatto che il presidente della Repubblica si sia interessato alle mie nipoti mi rassicura, finalmente, su una vicenda che non ci ha fatto dormire” a lungo. “Per noi Mattarella è un faro e ci commuove apprendere che una figura del suo spessore abbia deciso di aiutarci. Grazie”. Lo afferma Alessio Biagi, lo zio delle minori, oggi di 14 e 12 anni

LA VICENDA

Uccise l’ex moglie, feri’ gravemente l’uomo che credeva erroneamente essere il suo rivale in amore e si suicido’. Una tragedia avvenuta il 28 luglio 2013 a Marina di Massa (Massa Carrara), che ha reso orfane due bambine le quali ora, in quanto eredi dell’uomo che sparo’, sono state chiamate dall’Inps a pagare 124.000 euro. Questa la spesa sostenuta dall’Istituto come indennita’ di malattia e per l’assegno di invalidita’ erogato all’uomo sopravvissuto.

Marco Loiola, 40 anni, operaio, quel giorno d’estate di sei anni fa uccise la ex moglie, Cristina Biagi, 38 anni, sparandole all’interno del ristorante dove la donna lavorava suicidandosi subito dopo. Poche ore prima Loiola aveva tentato di uccidere un amico della coppia: raggiunto da sei colpi di pistola l’uomo riusci’ a sopravvivere, con conseguenze per le quali l’Inps ha ora chiesto il conto alle due figlie di Loiola.

Una “richiesta legittima, anche se immorale – spiega Francesca Galloni, avvocato della famiglia Biagi -. Se Loiola fosse stato ancora in vita, ovviamente l’Inps avrebbe chiesto a lui la somma. La legge prevede che si rifaccia sulle eredi”. Le due ragazzine, dopo la morte dei genitori, hanno ereditato un immobile, la cui vendita tra l’altro non copre la cifra dovuta all’Inps e “una pensione che il nonno, loro tutore, mette da parte per il loro futuro”, spiega l’avvocato.

“Purtroppo – aggiunge – e’ previsto anche il recupero coattivo, se la somma non verra’ erogata nei tempi. Per questo ho chiesto un incontro con Inps, sperando che, valutando la situazione, receda dalla richiesta o che si arrivi a transare una cifra inferiore, che possa essere pagata nel tempo dalle figlie di Cristina Biagi, che ricordo essere una vittima di femminicidio”.

Lo zio delle due ragazzine, Alessio Biagi, in un post su Fb firmato anche dai nonni materni, si era rivolto al Capo dello Stato Sergio Mattarella, parlando di una “vicenda legale umanamente orribile”.

TRIDICO – «Sto seguendo da vicino la vicenda ed intendo assicurare alla famiglia Biagi che troveremo una soluzione riguardo al recupero delle somme cui l’Inps è tenuto ai sensi della normativa in vigore». Lo assicura il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico in relazione alla vicenda delle vittime di Marco Lojola, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. «Dall’inizio della vicenda l’Inps ha supportato la famiglia per ogni prestazione dovuta e non ha attivato alcuna azione per il recupero coattivo, nelle more dell’individuazione di una via d’uscita legale che tenga conto della particolare situazione delle due eredi minorenni. In settimana – annuncia Tridico – vedrò le ministre del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, per trovare una soluzione condivisa e definitiva, ma già domani si terrà una riunione tecnica presso il Ministero del Lavoro. Intanto nei prossimi giorni la dirigenza e l’avvocatura locale prenderanno contatto con l’avvocato della famiglia». Che aveva sollevato il caso, suscitando, giustamente, clamore.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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