Toscana, mafia: crescono i gruppi criminali
FIRENZE – Le quattro mafie storiche continuano a non avere insediamenti stabili in Toscana ma sono sempre più riconoscibili tracce di una crescita di gruppi di criminalità organizzata nel territorio. E’ quanto emerge dal 3/o rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione curato dalla Scuola Normale di Pisa su incarico della Regione.
«Più che sostituirsi al mercato – spiega una nota -, ricercando forme di oligopolio criminale nell’economia legale, pare che la strada battuta sia ‘mettersi al servizio’ del mercato, attraverso l’esercizio abusivo del credito, l’erogazione di servizi illeciti finalizzati a reati tributari e economici o attività illecite di intermediazione del lavoro o nel ciclo dei rifiuti». Per il direttore della Dia, Giuseppe Governale, «fortunatamente in Toscana non abbiamo finora le organizzazioni stabili come invece in altre parti dell’Italia settentrionale, ma la Toscana non è immune e non può essere immune».