Procura federcalcio: si è dimesso il capo, Giuseppe Pecoraro. Aveva gestito il processo contro la Juve
ROMA – Il capo della Procura della Federcalcio, Giuseppe Pecoraro, si è dimesso: ha comunicato la sua decisione oggi pomeriggio al presidente Gabriele Gravina. Pecoraro, in questi anni, ha gestito situazioni delicatissime: basti ricordare il processo alla Juventus per i biglietti ai tifosi e gli scontri con Andrea Agnelli (anche in commissione antimafia dove il procuratore aveva prodotto una intercettazione che poi era risultata inesistente). Ultimamente aveva indagato anche sulle elezioni della Lega di serie A.
Gravina con la rivoluzione della giustizia sportiva, ora completata, aveva chiesto le sue dimissioni tempo fa: ma Pecoraro voleva chiudere il suo mandato, previsto per il prossimo anno. C’era stata un po’ di tensione a livello Figc, Pecoraro si era risentito della mossa del presidente federale.
«Grazie per il lavoro proficuo svolto con reciproca soddisfazione in questi anni». Con le parole del presidente, Gabriele Gravina, la Figc ha ufficializzato nel tardo pomeriggio la notizia delle dimissioni del procuratore della Federcalcio. Gravina prosegue formulando nello stesso tempo i migliori auspici per il futuro a Pecoraro. La Figc, in una nota, parla di dimissioni dall’incarico per motivi personali.
L’ex Prefetto di Roma, subentrato a Stefano Palazzi, era stato nominato a capo della Procura Federale il 31 agosto 2016 da Carlo Tavecchio con la condivisione del Coni. Ora la Procura federale sarà retta dal vicario Giuseppe Chinè (magistrato del Consiglio di Stato ed ex capo di gabinetto della ministra Lorenzin).