
Pensioni: legge di bilancio prevede riscatto periodi non coperti da contributi fino a 10 anni
ROMA – Prende forma la legge di bilancio e tra le grandi novità, introdotte con un subemendamento alla Manovra approvato in commissione bilancio del Senato c’è l’innalzamento degli anni riscattabili ai fini pensionistici.
Riscatto contributi fino a 10 anni: requisiti
In particolare viene concessa la possibilità di riscatto di periodi non coperti dai contributi ai fini pensionistici da 5 a 10 anni nper i contribuenti in regime contributivo. Vengono in questo modo modificate le disposizioni varate con Quota 100.
Possono dunque riscattare periodi senza versamenti contributivi, fino ad un massimo di dieci anni anche non continuativi, coloro che sono in possesso, congiuntamente, dei seguenti requisiti:
non avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;
non essere titolare di pensione.
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Una novità importante per quanti desiderano accedere con diversi anni di anticipo alla pensione o anche per coloro che, senza riscattare gli anni di laurea non riescono a raggiungere il minimo di 20 anni di contributi richiesto dalla legge per accedere alla pensione di vecchiaia.
Ricordiamo che la nuova facoltà di riscatto agevolato ai fini previdenziali dei periodi non coperti da contribuzione è stata introdotta in via sperimentale dall’articolo 20 del Decreto-legge n. 4/2019 recante Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. È possibile accedere al riscatto di laurea agevolato, che concede uno sconto di circa il 30% sull’onere da versare, indipendentemente dall’età anagrafica del richiedente, a condizione che siano soddisfatti gli altri requisiti richiesti dalla normativa.