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Italiani emigrano sempre più, soprattutto giovani e dal Sud. 816.000 in dieci anni
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ROMA – Le politiche di Salvini hanno avuto effetto nel 2019, gli immigrati per la prima volta in calo in Italia (-17% l’anno scorso quelli provenienti dall’Africa), mentre aumentano (+1,9%) i connazionali che si trasferiscono all’estero alla ricerca di un lavoro.
Nel solo 2018 sono stati 117mila, cifra che fa lievitare a 816mila gli espatriati nell’ultimo decennio. Si tratta di un esercito di giovani (l’età media è sui 30 anni), qualificati: quasi 3 su 4 hanno un livello di istruzione medio-alto e in cifre è pari a circa 182mila il numero dei laureati che negli ultimi 10 anni hanno fatto le valigie. La destinazione preferita è il Regno Unito e la regione in assoluto con più partenze è la Lombardia.
Ma è soprattutto il Sud a essere depauperato di risorse umane preziose, anche a vantaggio delle regioni del Centro-Nord: solo l’anno scorso ha perso oltre 16mila laureati, oltre la metà (8500) provenivano da Sicilia e Campania. E’ il quadro che emerge dal report dell’Istat sulle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente relativo al 2018.
Si dovrebbe intervenire alla svelta per rimediare a questa situazione, ma il governo giallorosso pensa soprattutto alle sardine, a salvare le banche e ad accogliere sempre più immigrati irregolari, futuro bacino elettorale.
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