Toscana, bilancio regione: Rossi attacca a testa bassa Renzi e i consiglieri di Italia Viva
FIRENZE – «Provo a tradurre in un linguaggio politico appropriato il senso di una mia battuta fatta in una corrispondenza privata e successivamente strumentalizzata da parte di Italia Viva. Sia Renzi verso il governo Conte sia gli esponenti d’Italia Viva verso il governo della Toscana, stanno esprimendo al massimo grado quella che i manuali di storia della Prima Repubblica definiscono ‘bassa politica’. Il primo ogni giorno si inventa una ragione per distinguersi dall’esecutivo e per conquistare qualche spazio di visibilità sulla stampa, mentre i suoi rappresentanti in
Toscana, che pure siedono in Giunta regionale e fanno parte della maggioranza, un giorno prima dell’approvazione del bilancio regionale improvvisamente minacciano di non votarlo. È un comportamento cinico,spregiudicato e altamente irresponsabile». Lo afferma Enrico Rossi, in merito ad alcune affermazioni apparse oggi sui quotidiani riguardo a esponenti regionali di Italia Viva.
«Sorprende inoltre che, pur facendo parte del gruppo di Italia Viva, l’assessore Stefania Saccardi non sia stata capace di convincere i suoi amici di partito dall’astenersi da tante, sguaiate e astruse dichiarazioni – continua Rossi – Avrebbe dovuto ricordare loro del grande piano di investimenti riservato alla sanità che prevede investimenti per oltre un miliardo e mezzo. Niente di personale, tutto di politico: non è accettabile che chi facendo parte di un gruppo e gestendo dagli scranni della Giunta qualcosa come l’80% del bilancio regionale, non abbia la forza di indirizzare a sostengo dello stesso bilancio il gruppo di cui fa parte. Ai consiglieri di Italia Viva non sfuggirà che la mancata
approvazione del bilancio comporterebbe l’immediata fine di questa maggioranza. Sarebbe questo un bel modo di presentarsi uniti contro la destra? Ma forse è il risultato che qualcuno persegue. In questi giorni infatti si è sentito parlare di un possibile accordo di desistenza tra Matteo Renzi e Matteo Salvini in Toscana. E proprio in Parlamento abbiamo ascoltato il leader di Italia Viva rivolgersi al capo della Lega prospettando intese – spiega Rossi – Noi non vogliamo che la Toscana si incammini anticipatamente in questa direzione. E nessuno può pensare di trasformare questa importante Regione italiana in un laboratorio di politiche nazionali a danno del buon governo regionale. Non lo meritano i cittadini, i lavoratori e le imprese della Toscana».
Durissima replica di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva nel Consiglio regionale della Toscana: «La sua reazione, signor Presidente Enrico Rossi, a nostro avviso, è mera violenza verbale: parla nei nostri confronti di ‘demenza’ e chiede per Italia Viva l’elettroshock. A noi dispiace che lei abbia usato queste espressioni – scrive Scaramelli – In primis perché dimostra insensibilità per chi soffre di demenza, dai malati di Alzheimer a quanti non possono camminare, alimentarsi o svolgere qualsiasi altra attività quotidiana. Nel suo messaggio ricorda che la Toscana ha proibito la terapia elettroconvulsivante, nel farlo le faccio presente che c’erano delle ragioni scientifiche ma anche etiche e morali. Per i consiglieri regionali di Italia Viva lei ne auspica il ripristino? Forse perché sa che è l’unico modo in cui possiamo perdere la memoria, andare in confusione e in alcuni casi perfino morire».
Ma le critiche al Governatore furioso arrivano anche dal Pd, non solo da Iv: «In Toscana Enrico Rossi ha già creato
molti problemi all’azione di governo ed alla coalizione. Non ne aggiunga altri. Parli, se proprio deve farlo, con rispetto di Italia Viva e delle altre forze di centrosinistra che lavorano ad una nuova e migliore stagione di governo». Lo scrive su twitter Antonello Giacomelli del Pd.