Rifugiati: nessuno degli ospiti del sistema Siproimi perderà il diritto all’assistenza, lo garantisce il Viminale
ROMA – Il Viminale si precipita in soccorso degli ospiti del sistema Siproimi e dei gestori che vogliono proseguire nei loro affari. Si temono le sferzate di papa Francesco. Nessuno dei 1.428 titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, attualmente presenti nel nuovo Sistema di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI), perdera’ l’assistenza. In vista della scadenza il prossimo 31 dicembre dei progetti in corso, per dare continuita’ all’azione di assistenza, l’Autorita’ Responsabile dei fondi europei FAMI ha gia’ pubblicato, infatti, due specifici avvisi riservati agli Enti Locali per finanziare iniziative di accompagnamento all’autonomia e all’inclusione. Al momento, i progetti finanziati sono trentanove ed un nuovo bando verra’ a breve pubblicato. Le progettualita’ avranno inizio dopo una fase accelerata di selezione. Lo riferisce il Viminale.
La continuita’ all’assistenza dei titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari potra’ essere garantita anche
utilizzando le strutture gia’ destinate dai Comuni nell’ambito del SIPROIMI. Infatti, la possibilita’ di mantenere la sede di accoglienza attuale rientra nella discrezionalita’ dell’Ente Locale titolare del progetto ed e’ consentita dal FAMI.
Rimane inoltre confermata la possibilita’, qualora ne ricorrano i presupposti, di rilasciare loro un permesso di soggiorno per cure mediche o per i casi speciali previsti dalla legge (es. vittime di tratta). In attesa di definire le modifiche al quadro normativo, in corso di valutazione politica, il Ministero dell’Interno e’ molto attento, in questa delicata fase, alle condizioni di vita di tutti i soggetti coinvolti e alle esigenze dei Comuni italiani che li ospitano e delle organizzazioni che gestiscono i relativi progetti.