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Fiorentina, Iachini: «Voglio vincere. Chiesa? Ha rinunciato alle vacanze per lavorare con me»

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Beppe Iachini in conferenza stampa (Foto Violachannel)

FIRENZE – «Saluto e faccio i migliori auguri al mio amico e collega Vincenzo Montella. Sono qui per dare una scossa alla squadra, per tirar fuori dai giocatori tutto quello che hanno. Sono contento: mi ha inviato un messaggio di benvenuto anche dal sindaco, Dario Nardella. Non sono un integralista, il modulo può cambiare a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Abbiamo tante possibilità pratiche». Queste le prime parole di Beppe Iachini da allenatore della Fiorentina, in conferenza stampa. Sensibilità, consapevole della squadra nella quale è tornato, linguaggio forbito, tipo docente universitario: ecco il nuovo allenatore viola. Più che la proverbiale grinta ha sfoderato attenzione e delicatezza. E tanta voglia di risultati. Dopo i ringraziamenti a Rocco Commisso, a Joe Barone, ai tifosi, a Firenze tutta, sono arrivati anche i dettagli: il nuovo allenatore ha 18 mesi di contratto, non si parla di traghettare la squadra fino a giugno. L’obiettivo? Tutti hanno idea delle difficoltà, soprattutto di classifica, ma a Iachini non è stato dato un compito preciso, tipo quello di salvare la Fiorentina dalla serie B. Iachini stesso ha precisato: «Non mi pongo limiti, dobbiamo certo risalire la china. Si tratta di una sfida importante, che voglio vincere con l’appoggio di tutti, anche della stampa».

CHIESA – Ha già cominciato a lavorare, Beppe Iachini. Per telefono ha parlato con tutti i giocatori, dando loro un programma individuale di lavoro, in vista della ripresa degli allenamenti fissata per domani, domenica 29 dicembre. Federico Chiesa l’ha incontrato di persona: «Ho trovato un ragazzo di grandi qualità, non solo calcistiche. Ha rinunciato alle vacanze alle Maldive, con la fidanzata, per restare qui a lavorare con me da subito. Ci siamo parlati e capiti. Naturalmente conto molto su di lui: credo potrà dare moltissimo alla Fiorentina. Ripeto: ho parlato con tutti: Ribery mi ha addirittura chiamato lui, visto che non ero riuscito a contattarlo. Grande professionista, in campo e nello spogliatoio. Pedro? Vedremo. Penso che l’infortunio al ginocchio lo abbia condizionato. Castrovilli? Da un centrocampista voglio anche dei gol, qui ne abbiamo uno (e indica Giancarlo Antognoni,ndr) che è stato un grandissimo e che di gol ne faceva. Lirola? L’ho avuto nel Sassuolo e abbiamo ottenuto un grande risultato: dalla zona retrocessione siamo arrivati a un rendimento da Europa League. Zurkowski? E’ uno dei ragazzi più interessanti d’Europa, devo vederlo all’opera».

MERCATO – «Vorrei squadra più omogenea, non perchè i giocatori non siano validi», questo l’unico riferimento di Beppe Iachini al mercato. Un summit sarà fatto nelle prossime ore con Joe Barone, Daniele Pradè e Giancarlo Antognoni. Probabilmente anche in audioconferenza con Rocco Commisso dal New Jersey. Pradè ha puntualizzato: «Sento la responsabilità nei confronti di Commisso e dei tifosi, ma voglio che queste situazioni vengano valutate in maniera attenta. Voglio che il mister valuti tutti i giocatori, nei prossimi sei-sette giorni. Poi darò il massimo, cercherò di meritare di nuovo la fiducia del presidente Commisso, ce la metterò davvero tutta». I nomi? Vengono citati Piatek, Cutrone, Petagna. Ovviamente Pradè è ermetico. Domani, domenica, il summit. In ogni caso, Pradè sa di essere sotto osservazione. Deve scovarli lui, i giocatori adatti a rinforzare questa Fiorentina. Senza nemmeno tenere in troppa considerazione quelli che compaiono sui titoli dei giornali. E magari accetti un consiglio: faccia nomi dei giocatori solo dopo averli presi.



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