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Rieti, terremoto: Unindustria contro inerzia e passerelle del Governo e del premier Giuseppi

Terremoto Accumuli10RIETI – «Quello che sta per concludersi è stato un anno dove, per le zone colpite dal terremoto del 2016, non si intravede ancora nessuna prospettiva di ricostruzione, nonostante lo sforzo e la preparazione degli enti che, a livello locale, gestiscono il post sisma. A parte larimozione delle macerie poco ancora si vede, specie in termini di ricostruzione privata». Lo denuncia Alessandro Di Venanzio, presidente Unindustria Rieti. «Abbiamo visto tante slide, ascoltato tanti proclami ed assistito a numerose passerelle, ma poi alle parole non sono seguiti i fatti: la disgrazia del terremoto – sottolinea in una nota – poteva essere un’opportunità per creare sviluppo e occupazione, ma così non è stato. Sappiamo che le risorse per le opere pubbliche sono state stanziate, ma fino ad ora le procedure complesse hanno rappresentato un freno: serve sicuramente più semplificazione, occorre sburocratizzare i processi, vanno coinvolti di più i sindaci che in questi anni hanno fatto un lavoro straordinario, ascoltando sempre le esigenze delle imprese e dei cittadini». Non lo cita, ma Di Venanzio si riferisce anche alle recenti passerelle del premier Giuseppi.

Il presidente Unindustria fa esempi concreti: «Nonostante le condizioni oggettivamente difficili, alcune aziende non hanno rinunciato ad investire perché gli imprenditori credono fortemente in questo territorio e ne riconoscono tutte le qualità. Ci sono aziende, solo per fare degli esempi, che sono una grande dimostrazione di resilienza, come il salumificio Sano ad Accumuli, il caseificio Petrucci ad Amatrice, il salumificio Sano ad Accumuli, il caseificio Petrucci ad Amatrice, il birrificio Alta Quota a Cittareale che hanno mantenuto e laddove possibile incrementato gli occupati. Anche nel nucleo industriale di Rieti altre aziende vincono le sfide dei mercati, Senza dimenticare l’insediamento di una nuova azienda del Gruppo Ibm che, grazie alla sinergia con Ministero dello Sviluppo economico e Regione Lazio, ha portato occupazione per 113 persone. Siamo fiduciosi poi in merito ad alcune vertenze sindacali aperte, che con lo spirito giusto si potrebbero risolvere con esito positivo entro i primi mesi del nuovo anno». Sarà meglio che il territorio continui a confidare nelle sue forze e non creda alle roboanti promesse di Giuseppi e compagni del governo delle quattro sinistre.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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