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Parigi: nuovi scioperi contro Macron, venerdì 10 incontro governo – sindacati

PARIGI – Dopo l’incontro, infruttuoso, di ieri col Governo, i sindacati mantengono la pressione con scioperi estesi soprattutto nel settore dei trasporti. Anche oggi, 8 gennaio, il traffico della SNCF (ferrovie) è stato limitato, con il 75% dei TGV e il 50% dei treni a lunga percorrenza in circolazione nel 35 ° giorno di uno sciopero contro la riforma delle pensioni, destinato ad estendersi a partire dal 9.

Per quanto riguarda il metro parisien le linee automatiche 1 e 14 viaggeranno normalmente, le altre saranno molto disturbate, aperte totalmente o parzialmente, ma mai tutto il giorno. Il traffico RER A e B sarà nuovamente molto disturbato. Funzionano solo due terzi degli autobus e il traffico del tram sarà quasi normale tutto il giorno. Per giovedì, giorno della mobilitazione interprofessionale nazionale, i servizi di trasporto saranno ulteriormente ridotti in calo, ha avvertito la RATP.

Il segretario generale del CFDT (sindacato analogo alla nostra CGIL), Laurent Berger, così come quello dell’Unsa, Laurent Escure, auspicano che l’età cardine venga eliminata dal progetto di riforma delle pensioni entro venerdì, data dell’incontro previsto per dare il via alla “conferenza di finanziamento” proposta dal Governo. Laurent Berger ha anche indicato dopo aver lasciato l’incontro presso il Ministero del Lavoro che il CFDT si mobiliterà nelle regioni sabato prossimo, data della manifestazione scelta dall’inter-unione di sindacati e associazioni che chiedono il ritiro della legge sulle pensioni imposta da Macron (CGT, FO, FSU, Solidaires, CFE-CGC e organizzazioni giovanili).

Edouard Philippe, il primo ministro, ha proposto alle parti sociali di incontrarsi venerdì mattina a Matignon per determinare il contenuto della conferenza di finanziamento proposta dal CFDT nell’ambito della riforma delle pensioni. «L’idea è accettabile, ma dobbiamo concordare sul mandato di questa conferenza di finanziamento, sul tempo che le verrà assegnato per raggiungere o raggiungere soluzioni di consenso», ha affermato il Primo Ministro, dopo aver partecipato martedì mattina in una riunione con sindacati e datori di lavoro presso il Ministero del lavoro.

Vedremo gli sviluppi di questa apertura del Governo, ma sembra che le posizioni restino molto rigide e che gli scioperi sino destinati a moltiplicarsi, avviandosi verso il secondo mese di seguito.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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