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Papa Francesco denuncia crisi del sistema multilaterale

ANSA/AP Photo/Gregorio Borgia)

VATICANO – Papa Francesco non rinuncia neppure oggi al tema preferito dei migranti, ma riafferma «il proposito di tutta quanta la famiglia umana a operare per il bene comune, quale criterio di orientamento dell’azione morale e prospettiva che deve impegnare ogni Paese a collaborare per garantire l’esistenza e la sicurezza nella pace di ogni altro Stato, in uno spirito di uguale dignità e di effettiva solidarietà, nell’ambito di un ordinamento giuridico fondato sulla giustizia e sulla ricerca di equi compromessi».

Incontrando il Corpo diplomatico accreditato pressola Santa Sede per i tradizionali auguri del nuovo anno, il Papa denuncia la crisi del sistema multilaterale. «Laddove al lessico delle Organizzazioni internazionali viene a mancare un chiaro ancoraggio oggettivo, – avverte Bergoglio – si rischia di favorire l’allontanamento, anziché l’avvicinamento, dei membri della Comunità internazionale, con la conseguente crisi del sistema multilaterale, che è tristemente sotto gli occhi di tutti. In questo contesto, appare urgente riprendere il percorso verso una complessiva riforma del sistema multilaterale, a partire dal sistema dell’Onu che lo renda più efficace, tenendo in debita considerazione l’attuale contesto geo-politico».

Detto questo ritorna sul tormentone dell’accoglienza, sottolinea la piaga dell’immigrazione e denuncia come in tanti siano preda di vere e proprie mafie che li detengono in condizioni disumane facendone oggetti di ogni genere di violenza. «Il mio pensiero – osserva il Papa – va pure allo Yemen, che vive una delle più gravi crisi umanitarie della storia recente, in un clima di generale indifferenza della Comunità internazionale, e alla Libia, cheda molti anni attraversa una situazione conflittuale, aggravata dalle incursioni di gruppi estremisti e da un ulteriore acuirsi di violenza nel corso degli ultimi giorni. Tale contesto è fertile terreno per la piaga dello sfruttamento e del traffico di essere umani, alimentato dapersone senza scrupoli che sfruttano la povertà e la sofferenza di quanti fuggono da situazioni di conflitto o di povertà estrema. Tra questi, molti finiscono preda di vere e proprie mafie che li detengonoin condizioni disumane e degradanti e ne fanno oggetto di torture, violenze sessuali, estorsioni».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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