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Fiorentina: grande impresa in dieci. Eliminata l’Atalanta (2-1) con gol di Cutrone e Lirola. Pagelle

Cutrone, autore del primo gol della Fiorentina

FIRENZE– Impresona della Fiorentina. Che si qualifica per i quarti di Coppa Italia (dove affronterà l’Inter) battendo l’Atalanta in dieci, per l’espulsione davvero affrettata e ingiusta di Pezzella. Il miracolo, perchè di questo si tratta, vista la differenza, psicologica e i peso tecnico fra le due squadre, ha nomi precisi:: quello di Cutrone, autore del primo gol, quello di Lirola, capace di raddoppiare con un’azione straordinaria dopo il momentaneo, e pesantissimo, pareggio di Ilicic. Quindi la firma di Terracciano, autore di grandi interventi, e anche di una paratona da urlo su Pasalic. E gran merito a Iachini: che ha saputo dare alla squadra una solidità e una spregiudicatezza fin qui mai viste. Chiesa ha giocato soltanto negli ultimi minuti. Direi senza voto. Ma bella Fiorentina, per me una Cenerentola capace di imbrigliar e mettere sotto una delle realtà più roboanti del calcio nostrano. E di vendicare l’eliminazione e le umiliazioni della stagione scorsa. Gasperini non è simpatico, ma la sua squadra gioca bene. E questo carica di maggiore soddisfazione una vittoria che ha davvero il sapore del trionfo. Una vittoria inseguita, voluta e alla fine raggiunta. Attraverso una partita d’altri tempi e d’altra Fiorentina. Capace di agredire nel primo temo, con l’Ataòanta spocchiosa e in formazione rimaneggiata. Fiorentina capace di trovare il gol dopo 121′ minuti con un Cutrone motivato anche se non ancora al meglio della forma. Nonostante gli allenamenti inglesi, non ha i novanta minuti nelle gamne, e non è lucido dopo le galoppate palla alpiede. Ma è manna dal cielo nell’avvio di una partita tosta, difficile, durissima. Una partita che Gasperini aveva programmato di vincere nel secondo tempo, inserendo prima Ilicic, poi Papo Gomez. Il primo ha segnato, gelando il Franchi. Il secindo non è riuscito a dare la spinta risolutiva quando la Fiorentina, anche per ingenuità di Pezzella, è rimasta inopinatamente in dieci. Il capitano, già ammonito nel finale del primo tempo, è andato giù in area nella ripresa. Per Manganiello, troppo rigido con la Fiorentina, è stata simulazione. Giallo e rosso. Viola in dieci. Sembrava segnata, la partita. Inveceè venuta fuori la grinta e la cattiveria sportiva che Iachini ha saputo trasmettere, in pochi giorni, ai viola. Pulgar ha conquistato un pallone a metà campo,con naturalezza, di esterno, ha cambiato gioco, mettendo in moto un Lirola ispirato e preciso. Scatto, controllo in corsa e diagonale imprendibile. Un gol da manuale. Che forse potrebbe aver camciato la stagione della Fiorentina. Con Rocco Commisso al settimo cielo, pronto a riprendere l’aereo per l’America, finakmente con una grande gioia nel cuore.

Vlahovic in lotta nell’area dell’Atalanta

GASPERINI – Colpo d’occhio desolante: stadio Franchi semivuoto, nonostante i biglietti popolari a 5 euro. Forse non dovevano aprire la Curva Fiesole, concentrando il tifo viola in Maratona. Ma tant’è. Iachini lascia opta per le due punte, Vlahovic e Cutrone, e lascia Chiesa in panchina. In difesa scelta ardita: a riposo Caceres e in campo Ceccherini. Anche Gasperini tiene fuori i gioielli, Papo Gomez, Ilicic, Zapata. Gasperini, oscar della simpatia, si prende una salve di fischi all’ingresso. Poi comincia a battibeccare con i tifosi viola dietro la panchina. E durante la partita si alzerà ripetutamente il coro contro l’allenatore atalantino. Suggestivo il calcio d’inizio: tutti i viola schierati a metà campo. In sostanza con una sorta di 1-1-8. Per partire di slancio. Anche se l’Atalanta comincia con il leggero vantaggio di aver giocato in campionato sabato, mentre la Fiorentina ha dovuto affrontare la Spal domenica, come ha giustamente annotato Maurizio Rosati, tifoso viola residente in Piemonte, in una lettera al nostro e vostro Firenze Post. Subito applausi per Lirola, che lascia di sasso Gosens con un dribbling secco. Poi Gollini (preferito in extremis all’ex viola Sportiello) deve intervenire di testa su un retropassaggio avventuroso. Spinta dalla Fiesole, sguarnita ma rumoroso (che canta Odio l’Atalanta, roba da Sanremo), la Fiorentina vince i rimpalli a metà campo e si fa apprezzare per manovra e pressing. Vlahovic lavora per la squadra, arretra spesso in copertura e i suoi interventi sono sottolineati da applausi a scena aperta. Cutrone, opportunamene, resta più avanti.

Cutrone: bella realtà dopo l’esperienza non esaltante in Inghilterra

CUTRONE – E all’11’, come per incanto, i viola passano in vantaggio. L’Atalanta pasticcia, Caldara, appena rientrato ingloriosamente dal Milan, è ripetutamente impreciso. Masiello rinvia male e apre una voragine al centro, dove s’imbuca Cutrone, ben servito da Dalbert. Il neo acquisto, ossia il Patrick in cerca di riscatto a Firenze, vede Gollini fuori porta e lo infila senza problemi. E’ il suo primo gol con la maglia della Fiorentina. Il Franchi esplode in un boato come se ci fossero quarantamila spettatori. In tribuna, Rocco Commisso salta come un grillo. La Fiorentina appare motivata e compatta. L’Atalanta è lontana parente della squadra rullo compressore in campionato e qualificata in Champions. Oltre alle sfasature difensive, c’è anche Gollini, non in giornata, che esce spesso a vuoto.

MURO – Al 21′ Malinoveskyi cerca di sfondare in area viola, ma va a terra. Da solo. Si sbraccia, invano, inventandosi di essere stato spinto strattonato. Ne ricava una salve di fischi. E gli va ancora bene perchè l’arbitro non lo ammonisce per sfacciata simulazione. Brividissimo al 29: Muriel scatta, forse sul filo del fuorigioco, traversone in area per Pasalic, colpo di testa secco: traversa. Mischia in area. Pasalic tenta di agganciare di nuovo il pallone, ma viene anticipato. Pericolo scampato. Ma è la Fiorentina, al 32′, che sfiora il raddoppio. Incredibile che cosa si mangia Vlahovic. Succede che la Fiorentina è lanciata a rete: Benassi e Vlahovic soli davanti a Gollini, palla per Dusan che viene murato al tiro dal recupero, davvero prodigioso, di Djinsiti. I viola tengono bene il campo. Caldara rimedia il giallo per aver falciato Milenkovic a metà campo. L’arbitro fischia e sventola il cartellino ma … perde una scarpa. La recupera e si riparte con la punizione. Attivissimo Cutrone, che però non è lucido quando arriva in zona tiro dopo sgroppate di 30-40 metri. Si vede che non ha ancora nelle gambe il ritmo della partita, visto che in Inghilterra, con il Volves, non ha praticamente mai giocato. Nel finale di primo tempo l’Atalanta spinge: Pezzella commette fallo fuori area. Ammonito. Punizione di Malinovskyi: murato. La difesa regge anche negli ultimi istanti alla furia atalantina. E la Fiorentina va al riposo meritatamente in vantaggio.

GOSENS – In avvio di ripresa, Gasperini (tanto citato dai tifosi viola… ) toglie Freuler e inserisce Ilisic. Che al primo minuto prova a far soffrire il Franchi con una punizione diretta: che sorvola la traversa. Si ridistende la Fiorentina. Al 5′ Djimsiti cerca di bloccare Vlahovic e Cutrone e viene ammonito. Punizione diretta anche er i viola: Vlahovic manda la palla di poco sopra la traversa. Balisticamente meglio di Ilicic, ma sempre fuori. Poi Masiello e Caldara vanno in affanno e si affidano al mestiere per mettere la cerniera in una fase di difesa fragile. Dalbert al 10′ mette in moto Vlahovic e Cutrone, che non riescono ad agganciare il pallone in area. Servirebbero doti di opportunismo: che non ci sono. Gasperini s’innervosisce, ha paura: toglie Masiello e manda in campo il suo pupillo portafortuna, Papo Gomez. Che subito lancia Pasalic in area: e qui c’è il miracolo Terracciano. Che esce con coraggio, oppone il corpo a Pasalic, respinge, cade, si rialza a va a cercare di rinviare il pallone fuori area. Che finisce su piedi atalantini, quelli di Gonsens, che cerca di sfruttare l’occasione con la porta libera ma il suo tiro va lontano. L’Atalanta carica come un toro infuriato, testa bassa e avanti. Ancora Gosens, al 15′, colpisce il palo alla destra di Terracciano. Grande azione di Muriel sulla linea di fondo, palla arretrata, Gosens mira ma prende il palo. Al 19′ Ceccherini, oggi meglio del solito, risolve un’altra situazione difficilissima rinviando alla grande. Ora è assedio. Iachini sembra camminare sui carboni ardenti.

ILICIC – L’Atalanta fa pesare classe e ritmo. E al 22′ arriva il pareggio. Cross di Malinovskyi. Ilicic elude Ceccherini e da pochi passi mette in rete. Quindi zittisce il pubblico che l’aveva fischiato. Perchè l’arbitro non interviene? Manganiello, invece, diventa negativo protagonista qualche istante dopo: espellendo Pezzella. Che era andato in terra dopo contatto con Ilicic in area bergamasca. Simulazione. Cartellino rosso per doppia ammonizione (la prima alla fine del primo tempo). Fiorentina in dieci e senza il capitano. Iachini toglie Cutrone, ormai provato, e inserisce Caceres, ovviamente coprire il vuoto in difesa. Fiorentina indietro, ma pront a ripartire. Al 29′ Vlahovic va via alla sua maniera, riesce ad entrare in area. Lo picchiano, lo fermano. L’arbitro è tollerante verso l’Atalanta. E rigido con la Fiorentina: ammonisce Dalbert eppoi anche Iachini, per proteste. Fra l’irritazione dei tifosi viola.

LIROLA – Ma nel momento più difficile, in dieci e sotto pressione. La Fiorentina risorge e passa in vantaggio. Pulgar conquista il pallone a metà campo e vede Lirola solo, sulla destra, ilragazzo spagnolo si allunga il pallone, ma lo recupera rapidamente, avanza, entra in area e infila Gollii con un diagonale spettacolare. E’ il primo gol in viola dell’ex giocatore del Sassuolo. Che fuinalmente compie una prodezza all’altezza del valore del suo cartellino: 13 milioni. Iachini vede la qualificazione e gioca il tutto per tutto. Fuori Castrovilli, in campo Chiesa. Finale al calor bianco. L’Atalanta spinge, Gasperini frigge. Tre minuti di recupero. Gomez ci prova in tutti i modi. G0sens ha l’ultima palla. Fuori. Manganiello fischia la fine. Impresa viola. La Fiorentina elimina l’Ataanta. Nei quarti di finale affronterà l’Inter.

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Sandro Bennucci

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