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Firenze, Maggio Musicale: successo di pubblico per «Risurrezione», rarità di Alfano arrivata da Wexford

Resurrezione Maggio 2020 1
Una scena di «Risurrezione»

FIRENZE – Sala non gremita, ma applausi non di cortesia, specie per la bravissima protagonista Anne Sophie Duprels, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per la prima di «Risurrezione», opera del 1904 di Franco Alfano: una prima davvero, per Firenze, dove non era mai andata in scena, almeno nel Dopoguerra.

L’allestimento con la regia di Rosetta Cucchi (un bello spettacolo, nel complesso) è arrivato dal Festival di Wexford, specializzato in recuperi di opere uscite dal repertorio: così era stato per questo lavoro di Alfano su libretto di Cesare Hanau tratto dal romanzo di Lev Tolstòj, che ebbe un gran successo nell’immediato e annoverò migliaia di repliche nei decenni successivi, cadendo nel dimenticatoio verso la metà del Novecento. Il libretto, in prosa (una novità, per l’epoca), si prende molte libertà con l’originale, spostando l’attenzione dal piano della critica sociale, centrale in Tolstoj, a quello delle vicende personali e sentimentali della protagonista Katiusha e aggiungendo alla trama del romanzo un episodio, quello di lei che, incinta del principe Dimitri (suo seduttore, in una notte in cui si era fermato, prima di partire per il fronte, nella casa delle zie che l’avevano allevata e che l’avevano poi naturalmente cacciata), lo attende a lungo in una gelida stazione per rivelargli le conseguenze della loro notte d’amore, ma lo vedrà solo di sfuggita mentre sale sul treno folleggiando con un’altra donna. Il passaggio inventato, che occupa tutto il secondo atto, è forse il meglio riuscito dell’opera, il cui libretto formalmente, va detto, non è entusiasmante; ma anche per questo brilla particolarmente, per le doti di attrice, oltre che per la bella voce potente ed estesa, il soprano francese Anne Sophie Duprels, festeggiatissimo dal pubblico a fine recita e che si spera di riavere sul palco del Maggio in altre produzioni. Apprezzati anche il Coro del Maggio, che ha un ruolo centrale dall’inizio alla fine (dalle sue file provengono molti dei cantanti che sostengono le parti minori), e l’Orchestra ben guidata da Francesco Lanzillotta.

Tre sole repliche: domenica 19 ore 15.30, martedì 21 e giovedì 23 gennaio ore 20. Dettagli e biglietti sulsitodel teatro

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