Terremoto nel Mugello: come chiedere i rimborsi. La Regione pagherà le perizie
FIRENZE – La Regione Toscana pagherà le perizie sulle circa 450 unità immobiliari danneggiate dal terremoto dello scorso 9 dicembre. È con questo annuncio che il Commissario alla gestione del post sisma, Enrico Rossi, ha aperto a Scarperia la prima delle due assemblee convocate per informare la popolazione.
«Il nostro obiettivo principale – ha aggiunto Rossi – é far tornare prima possibile i cittadini nelle loro abitazioni. Per questo chiediamo di avere entro il 28 febbraio prossimo le perizie di stima dei costi necessari a renderli nuovamente agibili. Anzi, chiediamo di far realizzare due perizie: una finalizzata alla sola agibilità, l’altra alla messa in sicurezza sismica degli immobili. La legge nazionale non lo prevede, ma noi intendiamo farci carico anche degli incapienti, ovvero di coloro che hanno un reddito inferiore agli 8.000 euro l’anno e anche delle seconde case, per evitare lo spopolamento di queste zone».
Rossi ha ricordato poi che ciascuno dovrà rivolgersi ad un proprio tecnico, ingegnere o architetto, di fiducia e che sul sito del Commissario (http://www.regione.toscana.it
tecnici disponibili a redigere le perizie.
«E per ogni altra esigenza – ha precisato Rossi – ho provveduto a far aprire a Barberino (via Trento1) un ufficio locale del Commissario al quale è possibile rivolgersi per domande o assistenza. Ricordo che per ogni abitazione é possibile richiedere, ed ottenere in cinque anni in forma di detrazioni dal pagamento dell’Irpef, fino a 25.000 euro, sia che si risieda in abitazioni singole che in condominio. In questo caso vanno aggiunti altri 25.000 euro per le parti condominiali».
L’ufficio locale del Commissario sarà aperto dalle 9 alle 13 il lunedì, il mercoledì e il venerdì e il mercoledì anche dalle 15 alle 17. Per
richiedere un appuntamento è consigliabile inviare una mail asisma2019@regione.toscana.it
.
«Dopo che avremo avuto le perizie – è l’ultima puntualizzazione che il Commissario Rossi ha rivolto ai cittadini – ci prenderemo una
settimana di tempo per valutarle e torneremo qui per incontrarvi e dirvi come è in quali tempi potremo procedere. Siamo convinti che serva un Piano, anche pluriennale, per la messa in sicurezza sismica degli immobili di quest’area, fondamentale per garantire sia la sicurezza dei cittadini che lo spopolamento».