Pisa festeggia gli 80 anni della 46° Brigata Aerea
PISA – Pisa ha festeggiato oggi, nella cornice degli Arsenali Repubblicani, 80 anni di presenza della 46esima Brigata Aerea in città. Un evento, intervallato da musica, storie e testimonianze, a cui hanno preso parte tutte le istituzioni cittadine e gli enti che partecipano con la 46° Brigata Aerea all’organizzazione di missioni umanitarie e di solidarietà in tutto il mondo, tra cui la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Brigata Folgore, la 2° Brigata Mobile dei Carabinieri, l’Ospedale Gaslin di Genova, l’Ospedale Bambin Gesù, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, il WeFly! Team, l’associazione senologica internazionale Edna Ghobert e il Capo Spedizione Enea-Pnra in Antartide (in videocollegmaento).
«Per onorare questa importante ricorrenza – ha dichiarato il sindaco Michele Conti intervenuto in apertura dell’evento – e celebrare gli 80 anni dalla costituzione della 46a Brigata Aerea, abbiamo deciso come Amministrazione Comunale di conferirle la cittadinanza onoraria, votando la proposta in consiglio comunale. Un riconoscimento dovuto da parte del Comune di Pisa e un gesto simbolico per onorare gli uomini e le donne della 46esima Brigata Aerea che sono chiamati quotidianamente ad intervenire in occasione delle grandi calamità naturali, in casi dinecessità di evacuazione immediata di connazionali da aree di crisi, in missioni di trasporto sanitario d’urgenza, nell’ambito delle Missioni di ricerca, come nelle missioni in Antartide e nello svolgimento delle missioni umanitarie. Sono decine e decine le Missioni Umanitarie svolte, nel corso degli anni, da questa realtà».
Tra la 46a Brigata Aerea la città di Pisa e la sua comunità, ha sottolineato Conti, «c’è ormai da tempo un forte legame. Per comprendere il radicamento della 46a Brigata Aerea sul territorio, è necessario tenere a mente il fatto che questa realtà – attraverso il volo ed i velivoli a disposizione – costituisce un vettore di proiezione di Pisa e dell’Italia in tutto il mondo. Il mezzo aereo infatti, per sua natura ha accorciato le distanze e, nel caso della 46a, è divenuto lo strumento per trasportare uomini, mezzi, attrezzature e personale in qualsiasi situazione operativa ed ed in qualsiasi parte del globo».