Scorrimento graduatoria assistenti giudiziari: bocciato emendamento al Milleproroghe
ROMA – E’ stato bocciato l’emendamento al Milleproroghe che avrebbe consentito l’immissione di 837 assistenti giudiziari a costo zero e il Gruppo Scorrimento Graduatoria Idonei Assistenti Giudiziari così commenta:
«Si conclude così la nostra vicenda, almeno per il momento, almeno per quanto attiene il DL“Milleproroghe”. L’emendamento da noi redatto, e presentato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italiae Liberi e Uguali, in occasione della conversione del decreto, viene dopo una lunga peripezia definitivamente bocciato, a nostro avviso, senza una giustificazione valida. Il nostro emendamentoha visto dapprima parere contrario, poi accantonamento e poi bocciatura sull’articolo 1, stessodestino hanno avuto gli emendamenti identici all’art. 18: parere contrario, accantonamento,bocciatura.Ricordiamo che si parla di una misura che, qualora fosse stata approvata, avrebbe permessol’immissione immediata di 837 nuove unità negli uffici giudiziari, misura che non avrebbe apportatoalcun onere aggiuntivo dato che le suddette unità sono interamente autorizzate e finanziate a partiredall’anno 2019. Il governo invece approva la sola proroga della validità della graduatoria fino agiugno 2021.Sulle giustificazioni poste alla base di tale bocciatura, viene riportato nei resoconti ufficiali diseduta delle commissioni riunite, I Affari Costituzionali e V Bilancio della Camera dei Deputati, del10 gennaio, l’intervento della Sottosegretaria di Stato per l’Economia e le Finanze On. LauraCastelli, portavoce del MoVimento 5 Stelle, la quale dichiara come: “l’emendamento del Governo,che garantisce un ampio numero di assunzioni, risponda efficacemente ai problemi di carenza delpersonale che, sottolinea, non sono nati oggi. Fa presente che la Ragioneria generale dello Stato nonè favorevole all’incremento del personale al di sopra della dotazione organica e che l’emendamentodel Governo dispone una proroga, che consente lo scorrimento delle graduatorie. In sostanza, parafrasando: la proroga della graduatoria al 2021 risponde efficacemente aiproblemi di carenza di personale. Ricordiamo che attualmente l’intero dipartimento ha carenze dipersonale amministrativo che si aggirano sulle 10.000 unità, che la graduatoria degli idoneiassistenti giudiziari è attualmente l’unica a disposizione del Ministero, e che concorsi banditi o dabandire non daranno frutti prima del prossimo autunno. Quindi o viene ignorato, a nostro avviso,il beneficio che apporterebbero 837 unità in più, già disponibili, in uffici giudiziari il cuilavoro è fortemente compromesso dalle carenze di personale amministrativo, oppure non lo siritiene di rilevanza, in barba all’immagine “disperata” della situazione degli organiciamministrativi che la recente inaugurazione dell’anno giudiziario, presso la Suprema Corte diCassazione e presso tutte le Corti d’Appello d’Italia, ha restituito. Non solo, l’affermazione secondo la quale la Ragioneria generale dello Stato non è favorevole all’incremento del personale al di sopra della dotazione organica a nostro avviso non troverebbe fondamento».
Dichiara Cinzia Rubino capogruppo del GSGIAG: «le assunzioni soprannumerarie proposte incidono solo sul profilo professionale e sull’area di appartenenza non modificano cioè la dotazione organica complessiva del dipartimento, sono dunque non solo possibili, ma contemplate dal Codice di Diritto Amministrativo, vi è giurisprudenza in merito, e non apportano alcuna varianza di spesa in quanto prevedono la messa in indisponibilità di altrettanti posti all’interno dell’area con sblocco delle indisponibilità ed assorbimento delle posizioni soprannumerarie per effetto delle cessazioni a venire, assorbimento totale, che stando alle nostre stime, avverrebbe tra luglio e agosto del corrente anno, prima che le procedure concorsuali indette,o ancora da indire, dal Ministero della giustizia, possano concludersi, pertanto non vi sarebbe ragione di dissenso da parte della Ragioneria generale dello Stato. Mi rendo conto che la questione può non essere di facile comprensione ma l’unico modo che conosco per sostenere un’ideaè quello di studiare e documentarmi» conclude la Rubino.
Prosegue il comunicato: «Ma il vero colpo di scena si ha il giorno seguente, l’11 gennaio, quando il Governo attraverso la riformulazione di un emendamento volto a favorire la vertenza dei tirocinanti regionali della giustizia, porta da 800 a 1095 le unità di personale amministrativo, già autorizzate dal decreto sicurezza-bis da assumere a tempo determinato tramite selezioni presso centri per l’impiego, in soprannumero, per profili che non possono assistere il magistrato in udienza, autorizzate con l’obiettivo di eliminare l’arretrato relativo a procedimenti di esecuzione di sentenze penali di condanna come riportato dal Sen. Gianluca Castaldi, portavoce del MoVimento 5 Stelle e Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, in un suo immediato twitt, e con impiego di fondi pubblici, aggiungiamo noi. In sostanza volendo ricapitolare, il Governo proroga la vigenza della graduatoria degli idonei assistenti giudiziari, vincitori di concorso e già interamente finanziati dalle risorse da turnover relative alle cessazioni del 2018, perché il piano ministeriale risponde efficacemente alle carenze di organico e la Ragioneria generale non è d’accordo con assunzioni in soprannumero, ed il giorno successivo vi è necessità di smaltire gli arretrati presso le Procure e si aumentano le unità d ipersonale da assumere con contratto a tempo determinato, in soprannumero, con sola selezione presso i centri per l’impiego, per profili che non possono essere impiegati in udienza e tramite utilizzo di fondi che potrebbero essere spesi in altra maniera. Non solo, si apprende nelle scorse ore da testate nazionali, che il Governo si appresterebbe ad inserire nella revisione del Processo Penale assunzione per ben 3000 non ben definiti “assistenti giudiziari” a tempo determinato, attendiamo di prendere visone del testo per riscontrare l’effettiva bontà dell’informazione e per tirare le somme commenta la Rubino. Di certo qualcosa non quadra, e se davvero dovessero comparire in quel provvedimento altre 3000 assunzioni a tempo determinato – a fronte di una proroga e previsione di esaurimento della nostra graduatoria entro 18 mesi, come dichiarato dal sottosegretario alla giustizia On. Vittorio Ferraresi portavoce del MoVimento 5 Stelle, durante i lavori nelle commissioni dell’ 11 gennaio scorso – bisognerebbe che qualcuno cominci a prestare attenzione a quanto accade e a darne la giusta rilevanza. A sostenere la vertenza del GSGIAG nell’ambito del dibattito scaturito in sede di commission iriunite vi è l’On. Giusi Bartolozzi del gruppo Forza Italia, già magistrato in aspettativa, segretario e membro della Commissione giustizia alla Camera e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali, anche straniere, che così commenta: “Quella degli idonei assistenti giudiziari è una più che legittima rivendicazione, non accolta per mera inadeguatezza della Politica, che comunica per spot ed ignora le reali esigenze del Paese e, quando le apprende, non è in grado di offrire risposte immediate. Il mio emendamento,volto alla assunzione immediata degli 837 idonei che attendono da 4 anni, trasversalmente condiviso da tutti i partiti sia di opposizione che di maggioranza, era fondato nel merito e come tale doveva essere accolto. Indiscusse le coperture finanziarie già appostate, così come le strutturali carenze di organico, come lamentato da ultimo dal presidente del Tribunale di Roma, va registratala totale assenza di attenzione ad un tema così delicato. Ma non finisce qui. Oltre alla presentazione di un Ordine del Giorno che costringa il Governo ad assumere un preciso impegno circa la loroassunzione, e’ mia intenzione depositare la prossima settimana una risoluzione in commissione. Continuerò a monitorare ed a fare da pungolo ad un Ministro che pare dormiente”.Non finisce pertanto qui, sappiamo di essere nel giusto e sappiamo di aver trovato una soluzioneche accontenta tutti, in primis il Paese. La giustizia ha bisogno di correre».