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E 78 Due Mari: si rimette in moto la progettazione del tratto aretino

AREZZO – Un ricordo personale. Quando arrivai alla prefettura di Arezzo, nel lontano 1972 (quasi 50 anni or sono) uno dei problemi in discussione era la realizzazione della superstrada Fano – Grosseto, detta autostrada dei Due Mari. Adesso sembra che, con tempi biblici propri della nostra burocrazia rallentata da veti incrociati, si sia rimesso in moto il processo per la progettazione – e la futura realizzazione – del tratto aretino della E78-Due Mari.

Ne dà conferma l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che questa mattina ha promosso nella sede del Genio civile di Arezzo un vertice tra Anas, gli enti locali aretini, la Camera di Commercio e le rappresentanze economiche e sindacali per presentare lo stato di avanzamento della progettazione. «Sembra che questa sia la volta buona – ha detto Ceccarelli – finalmente, con un finanziamento di quasi 8 milioni di euro per la progettazione, sembra sbloccarsi il nodo aretino, così che nel 2022 dovremo veder partire i lavori per questo tratto della Due mari».

«Anas – prosegue l’assessore – ha individuato l’agenzia che si occuperà della progettazione di questo tratto, diviso in due lotti, che avrà un valore complessivo stimato in circa 500 milioni. Il precedente Governo ha previsto per quest’opera l’appaltabilità dal 2022 e ora che ci sono le risorse per la progettazione Anas si sta muovendo per rispettare questa scadenza”.

“Si tratta di un progetto complesso – precisa Ceccarelli – che si avvale di un tracciato già stato individuato dalla Provincia di Arezzo nel 2005, un tracciato che aveva già ottenuto la Via, seppur con alcune prescrizioni. Questo è in elemento prezioso perchè avere già le autorizzazioni ambientali permetterà ad Anas di procedere subito con lo sviluppo progettuale. Ci è stato illustrato tutto il tracciato da Grosseto a Fano – conclude – ma in particolare i tratti del nodo aretino e il collegamento con la E45. Mi è sembrato opportuno che questo aggiornamento progettuale fosse condiviso con le istituzioni e le associazioni di categoria, in particolare con la Camera di Commercio, che a suo tempo cofinanziò con la Provincia il progetto di tracciato che infine è stato scelto».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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