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Coronavirus: nessun Paese, tranne l’Italia, prevede isolamento e blocco collegamenti aerei. Eppure siamo i più colpiti

Riunioni oceaniche del Governo

ROMA – In Europa, dove non si sono accertati casi di contagio né di decessi, a parte i primi, uno dei quali nella vicina Francia, i maggiori Paesi al momento non prevedono l’isolamento per chi torna dalla Cina né hanno bloccato i collegamenti aerei. Ma fanno attenzione a quanto accade in Italia, pronti a bloccare gli accessi dal nostro Paese, pecora nera d’Europa, ma non è una novità.

Il Messaggero informa che, mentre fino a qualche giorno fa si lavorava per la prevenzione seguendo linee guida simili alle nostre ora si comincia a pensare ad un orientamento diverso. Gran Bretagna, Germania e Francia, a differenza dell’Italia, non hanno deciso per la quarantena. Vengono tenuti sotto controllo medico solo coloro che dichiarano volontariamente di essere stati in Paesi a rischio. Solo dalla fine di gennaio all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle un’équipe medica ha iniziato a verificare la temperatura e a dare informazioni a chi arriva dalla Cina. La Germania non ha ancora preso misure drastiche dal momento che i casi certificati sono sedici e un solo mortale. Dice il portavoce del ministero della Salute tedesco: «Abbiamo curato i casi e, al momento, si è riusciti a contenere la diffusione». Il principio si basa sul senso di responsabilità.

In Gran Bretagna raccomandano a tutti i viaggiatori rientrati dalla Cina, Thailandia, Giappone, Corea, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia, Macao negli ultimi quattordici giorni, che presentino febbre, tosse e difficoltà respiratoria, di restare in casa e di avvertire i servizi d’emergenza.

La Spagna e il Portogallo hanno scelto i controlli agli scali ma nessun tipo di isolamento nei confronti delle persone che hanno soggiornato nei Paesi considerati a rischio.

I Centri di controllo delle malattie americani hanno dedicato una sezione del loro sito al Covid-19 con aggiornamenti in tempo reale. «Siamo molto coinvolti, siamo consapevoli di quello che sta succedendo. È tutto molto sotto controllo in questo Paese» annuncia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlando prima di partire per Nuova Delhi del coronavirus Le autorità sanitarie americane dicono di essere preparate alla diffusione del contagio: non escludono la possibilità di chiudere scuole, università ed uffici, invitano la popolazione ad evitare viaggi verso l’Asia. Gli Usa hanno, comunque, vietato l’ingresso a coloro che, nelle ultime due settimane, sono stati in Cina ma non a Hong Kong.

Negli altri Paesi meno controlli, contagi e tutto funziona meglio, da noi si estendono contagi e psicosi.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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