Pensioni: evitare emergenza sovraffollamento alle Poste, anziani preferiscono pagamento in contanti. L’allarme della Cisl
BERGAMO – Il sindacato Cisl dei lavoratori delle Poste suggerisce di invitare l’utenza ad utilizzare gli strumenti elettronici di pagamento o ritiro di contanti, sollecitando la dirigenza di Poste Italiane ad adeguare opportunamente i cash dispenser in vista dell’auspicabile maggiore utilizzo. Tenuto conto della circostanza che gli anziani sono particolarmente colpiti dal coronavirus e si presentano agli sportelli tutti insieme per il pagamento degli assegni in contanti.
«In questa situazione di emergenza vanno tenute presenti anche le condizioni di quei numerosi pensionati a basso reddito che ritirano ancora la pensione in contanti e non si sono ancora attrezzati per altro tipo di pagamento – afferma Caterina Delasa, segretaria generale Fnp Cisl-. Sono soprattutto i più anziani che lunedì avranno oggettivo bisogno di ritirare il proprio assegno, e per questi vanno studiate azioni utili a limitare le possibilità di contagio che, come si è visto in questi giorni, vede proprio gli anziani tra gli obiettivi più sensibili».
Secondo i dati Inps, infatti, un terzo dei pensionati ritira la propria mensilità alle Poste, il restante ha un conto corrente bancario. Quindi, secondo i calcoli Fnp, su quasi 100.000 pensionati (un terzo del totale) che hanno la pensione alle Poste, sono circa 20.000 quelli che ritirano fisicamente l’assegno agli sportelli.
«I trattamenti più ricchi solitamente sono associati a conti correnti e carte di credito, mentre sappiamo che i molti pensionati a basso reddito, continuano a preferire il ritiro allo sportello. Speriamo che si trovino condizioni e modalità perché un passaggio come questo non finisca per comportare nuovi problemi e nuove emergenze».