Cecchi Gori ai domiciliari: Giudice sorveglianza ha deciso su istanza della difesa
ROMA – Nel provvedimento con cui il magistrato di sorveglianza ha disposto la detenzione domiciliare per il produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori si tiene conto anche dell’emergenza legata al Coronavirus. Per il giudice Angela Salvio il produttore cinematografico, come si legge nel provvedimento, per l’avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali le recentissime disposizioni impartite degli organi governativi hanno esplicitamente consigliato la permanenza in ambito domiciliare o comunque l’adozione di comportamenti di distanziamento sociale, sulla base della indicazione scientifica per dette persone, di uno specifico fattore di rischio di complicazioni anche fatali collegato al rischio di contagio derivante dall’epidemia di Coronavirus attualmente corrente sul territorio nazionale.
Il magistrato di sorveglianza ha accolto l’istanza, presentata dai difensori del produttore giovedi’ scorso, con cui si chiedeva la detenzione domiciliare. La decisione dovra’ essere ratificata dal tribunale collegiale di Sorveglianza che fissera’ un’udienza a breve. Cecchi Gori e’ ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma piantonato dalla polizia penitenziaria a seguito della condanna per il crac della casa di produzione cinematografica Safin
Molti esponenti del mondo dello spettacolo avevano rivolto appelli per la concessione degli arresti domiciliari al produttore, sembrando inverosimile che in casi anche più gravi di questo i giudici fossero stati di manica larga.