Ricominciano gli sbarchi anche col coronavirus. A Lampedusa arrivati 111 migranti

LAMPEDUSA – Il cruscotto del Ministero dell’Interno, inoperoso per circa 15 giorni, ricomincia purtroppo ad elencare arrivi di migranti, su barche autonome, quindi non organizzati dalle Ong, ma comunque è il segnale della ripresa delle traversate dei disperati. Oltre al coronavirus, che costituisce già un’emergenza, l’isola di Lampedusa torna ad accollarsi anche quest’emergenza, e ovviamente il sindaco è preoccupato. In totale sono arrivate 85 persone, mentre nel centro d’accoglienza erano già state ospitati altri 26 migranti arrivati ieri. una situazione insostenibile, afferma Martello.
Oggi a Lampedusa ci sono stati infatti altri tre sbarchi ‘autonomi’ di migranti, arrivati direttamente sull’isola: nel pomeriggio una piccola imbarcazione a Cala Pulcino, e un’altra in porto. E un’altra poco fa. Si tratta in totale di circa 85 persone che sono state tutte radunate al Molo Favaloro, sotto l’assistenza di personale sanitario e delle Forze dell’Ordine, adeguatamente attrezzato . E’ quanto denuncia il sindaco di Lampedisa Salvatore Martello.
«Nel Centro di accoglienza ci sono già le 26 persone arrivate ieri e poste in quarantena, che come è evidente non possono entrare in contatto con altri soggetti. E sull’isola non ci sono altre sedi idonee all’accoglienza di migranti. Chiedo dunque al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese di intervenire immediatamente con un provvedimento specifico che preveda il trasferimento diretto delle persone giunte sull’isola: dal Molo Favaloro devono essere subito trasferite in un’altra struttura al di fuori di Lampedusa, senza entrare in contatto con chi già risiede sull’isola». «Bisogna tutelare la salute della cittadinanza, che sta rispettando con grandi sacrifici le disposizioni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio – aggiunge -Serve un provvedimento chiaro che valga anche in caso di eventuali altri sbarchi futuri. Lo dico con grande senso di responsabilità, che non intacca la vocazione all’accoglienza che Lampedusa ed i lampedusani hanno sempre dimostrato. Ma stiamo vivendo un’emergenza che impone misure severe, e queste devono essere rispettate da tutti».
Ha perfettamente ragione il sindaco, all’emergenza coronavirus in Italia, il secondo Paese più colpito nel mondo, non può aggiungersi adesso il prosieguo dell’altra emergenza migranti, con arrivi incontrollati e con ulteriore esborso per le nostre finanze, che debbono essere indirizzate in questo momento alla cura della popolazione infettata. il ministro deve adottare un provvedimento di divieto di sbarco di questa gente, se lo si è fatto per i voli provenienti dalla Cina lo si deve fare a maggior ragione per le imbarcazioni provenienti dall’Africa attraverso il Mediterraneo. Gli italiani sono limitati nella circolazione nelle città, debbono fare autodichiarazioni, debbono portare documenti, mentre a questi clandestini si permette ingresso libero. Siamo arrivati a un razzismo alla rovescia. Basta buonismo, la popolazione ne ha abbastanza di tutti questi ospiti sgraditi che vediamo anche in questa situazione in giro per le città senza rispettare le disposizioni sanitarie e di sicurezza del Governo. Buoni sì, ma tre volte buoni no. A Firenze si aggiunge anche un altro vocabolo tipico fiorentino, ma lo ometto per decenza, anche se ci starebbe proprio bene.