Coronavirus, Conte all’Ue: «Uniti o non si salva nessuno». Bergamo: morto medico di famiglia
ROMA – Giuseppe Conte lo ha detto chiaramente ai leader europei collegati in videoconferenza: «A una crisi straordinaria, senza precedenti, si risponde con mezzi altrettanto straordinari, mettendo in campo qualsiasi strumento di reazione, secondo la logica whatever ii takes». Conte ha invitato tutti a non illudersi che ci potrà essere un Paese membro che potrà rimanere indenne da questo tsunami economico-sociale e ha invitato a considerare che il ritardo nella risposta comune sarebbe letale e per questo irresponsabile. «Se procederemo divisi la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni dei mercati» ha sottolineato Conte nel corso della video conferenza con i capi di Stato e di governo del Consiglio Ue, svoltasi questo pomeriggio. «Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative», ha detto il premier. Tra gli strumenti possibili Conte ha indicato i ‘coronavirus bond’ o anche un fondo di garanzia europeo in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie.
Sono tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva riservati ai pazienti ricoverati in gravi condizioni per il Coronavirus all’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la zona più colpita dall’epidemia. La drammatica situazione, confermata da fonti ospedaliere, è stata registrata in queste ore. Per i malati che avranno bisogno di ventilazione ed ossigeno si farà ricorso alla rete delle terapie intensive italiane. Morto a Bergamo il primo medico di famiglia contagiato da Covid-19. Mario Giovita, 65 anni, era stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII nei giorni scorsi. Le sue condizioni di salute, stando a quanto si è appreso, sono peggiorate rapidamente e il decesso è avvenuto per le complicanze del Coronavirus. A Bergamo i medici di famiglia contagiati sono 100, dicono dalla federazione medici di medicina generale (Fimmg, di cui alcuni in gravi condizioni.