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Merkel: primo discorso sul coronavirus ai tedeschi, lavate le mani, mantenete un metro di distanza, limitate spostamenti. Non gran che

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EPA/PHILIPP GUELLAND

BERLINO – L’atteso primo discorso sul coronavirus della cancelliera tedesca Angela Merkel è stato una delusione per molti. L’affermazione ricorrente, l’antidoto al virus è la distanza. Non ci voleva una cancelliera per scoprirlo.

Merkel afferma: «E’ la distanza il mezzo che ognuno deve utilizzare contro il virus, per evitare il contagio da Covid-19». Questo il messaggio principale inviato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha citato il ‘consiglio dei virologi, che è chiaro: non bisogna stringersi le mani, che invece vanno lavate a fondo e spesso. Quindi mantenere una distanza di almeno un metro gli uni dagli altri ed evitare contatti con gli anziani, perché sono quelli maggiormente in pericolo».

Merkel ha quindi espresso un richiamo alla responsabilità di tutti i cittadini, affermando che «le misure statali rischiano di non avere efficacia se non utilizziamo lo strumento più efficace contro la diffusione del virus che siamo noi stessi. Non dobbiamo cadere nel panico, ma dobbiamo sapere che nessuno è al sicuro e che abbiamo bisogno di tutto il nostro impegno. E’ necessario rallentare la diffusione del coronavirus con misure appropriate e ragionevoli in modo da guadagnare tempo. Serve tempo per sviluppare la ricerca del vaccino e dei medicinali utili a contrastare la diffusione del Covid-19, ma tempo soprattutto per curare al meglio tutte le persone che si ammalano».

«Le limitazioni temporanee imposte dal governo tedesco sono giustificate dalla assoluta necessità e sono indifferibili in questo momento per salvare vite umane. Per me – ha detto – rimangono inviolabili la libertà di viaggio e di movimento. Sono decisioni che non si prendono mai con leggerezza in una democrazia e hanno valore solo temporaneo. Mi rendono conto della drammaticità delle misure prese finora, mai prese prima nella Repubblica federale tedesca. Necessario, ha proseguito Merkel, evitare gli spostamenti non necessari perché i viaggi e le visite possono causare nuovi contagi e questo adesso non deve più verificarsi. Anche per questo gli esperti dicono di non far incontrare i nonni con i nipoti. La riduzione degli spostamenti aiuta chi negli ospedali quotidianamente è impegnato a curare nuovi contagiati. In questo modo noi salviamo vite. Come famiglie e come società possiamo trovare altre forme per stare insieme, ha aggiunto, suggerendo di registrare un podcast, usare Skype, fare telefonate, inviare mail o forse anche tornare a scrivere delle lettere. Sono sicura che come società dimostreremo che nessuno verrà lasciato solo».

L’appello è a «rispettare le regole, il governo ne verificherà l’efficacia e opererà le necessarie correzioni dove necessario. Ci troviamo in una situazione dinamica. Importante è che l’informazione passi attraverso i canali ufficiali che utilizzeremo anche traducendo le informazioni in molte lingue».

«E’ una cosa seria. Prendetela anche voi seriamente. Dalla Seconda guerra mondiale non c’e’ stata piu’ nessuna sfida che richiedesse al nostro Paese un agire comune e solidale di questa portata. La nostra idea di normalita’, di vita pubblica, di interazione sociale, tutto questo viene messo alla prova come mai prima d’ora. Combattere il Covid-19 e’ un compito storico e si puo’ affrontare soltanto insieme – ha aggiunto -. La situazione e’ seria e fluida,il che vuol dire che non dipende soltanto ma anche da quanto ciascuno seguira’ con disciplina le regole. Il governo – ha proseguito la Merkel – verifica costantemente se si debba correggere qualcosa. Dobbiamo limitare il rischio di contagiarci l’un l’altro il piu’ possibile, per questo e’ necessario ridurre la vita pubblica il piu’ possibile».

«Il governo farà tutto ciò che sarà necessario per difendere i posti di lavoro e per limitare le conseguenze economiche del coronavirus. Per le grandi e piccole imprese, per l’economia è già adesso un momento molto difficile e le prossime settimane saranno peggiori. Noi faremo tutto quello che è necessario per aiutare i nostri imprenditori e lavoratori in questa difficile prova».

«Bisogna evitare la saturazione degli ospedali. La Germania ha un eccellente sistema sanitario, forse uno dei migliori al mondo, e questo è per noi motivo di rassicurazione». Merkel ha quindi messo in guardia dal rischio del ricovero in breve tempo di molti pazienti con un decorso grave dell’infezione da coronavirus. «I medici e il personale sanitario sono in prima linea in questa battaglia, e occorre ringraziarli dal profondo del cuore per quello che stanno facendo».

In passato la cancelliera ci aveva abituato a interventi più incisivi, stavolta non è andata al di là di qualche raccomandazione simile a quelle che tutti gli altri capi di Stato o di Governo hanno rivolto al popolo, per primo il nostro premier Conte, seguito da Macron, Sanchez e, adesso da Merkel.

Nessun accenno o quasi all’economia e alla finanza, perché la cancelliera sa perfettamente che i guasti di questa situazione la pagheranno gli altri Stati Ue, non certo i tedeschi. Del resto l’Unione europea, per i tedeschi, e in parte per i francesi, è finora servita proprio a questo. In barba a tutte le lezioncine laudative dell’Europa che, in casa nostra, ci hanno ammannito i vari Napolitano, Prodi, Letta, Gentiloni e Gualtieri.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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