Modulo di autodichiarazione, attenzione a non dichiarare il falso, si rischiano 12 anni di carcere
ROMA – Dalla redazione di Tgcom24 apprendiamo che il ministro dell’Interno ha dato un giro di vite per le passeggiate facili: troppe persone in strada nonostante il divieto emanato con l’emergenza coronavirus, ora le forze dell’ordine devono sanzionare di più. E le norme diventano ancora più pesanti visto che col nuovo modello di autocertificazione si deve dichiarare di non essere malati e/o in quarantena. Chi mente potrebbe essere denunciato per reato contro la salute pubblica e rischiare fino a 12 anni di carcere.
Siamo pronti a nuove scelte coraggiose per fermare il virus, aveva detto il ministro Lamorgese alcuni giorni fa. E queste scelte potrebbero comprendere sanzioni più pesanti per i troppi passeggiatori, corridori e amici dei cani che si trovano in giro per le strade italiane nonostante il decreto che invita le persone a rimanere in casa. L’emergenza coronavirus non è stata compresa, evidentemente, da tutti. I governatori delle Regioni più colpite denunciano da giorni che la gente in giro è ancora tanta. In Lombardia, analizzando il dato dei cellulari, si è visto che almeno il 40% degli abitanti è ancora in movimento.
Spara a zero anche l’ex parlamentare di Forza Italia ed ex prefetto Achille Serra: «Sono necessarie misure più stringenti per la popolazione e pene per chi non sta a casa. Tutti gli italiani stanno facendo sforzi enormi e non si può vanificare tutto per una minoranza che non ha ancora capito nulla. Sono tutti possibili untori e pericolosi. Contro gli untori è necessario un rigore forte. Le pene devono essere assolutamente decisive. A mio avviso serve l’esercito -continua Serra-. Sono sempre stato contrario per ovvi motivi, questo è un paese democratico e l’esercito ha delle regole precise e poi non si deve mai dare l’impressione di essere sotto una dittatura. Ma ora siamo in guerra e quindi serve l’esercito. Non c’è di fronte un nemico fisico, ma ci vogliono regole diverse. Le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro enorme e con grandi sacrifici».
Dopo queste dichiarazioni bellicose di ministri in carica e di ex parlamentari, esaminiamo bene la formula dell’autodichiarazione nella quale il soggetto deve attestare:
«di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19 di cui all’articolo 1, comma 1, lettera c), del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’ 8 marzo 2020».
A molti questa formulazione non appare chiara. Che ne è ad esempio di chi sottoscrive, è positivo, ma non è stato sottoposto a tampone, non certo per sua colpa? Visto lo zelo di molte amministrazioni e dei magistrati, un’interpretazione creativa potrebbe portare a sanzionare, con una grave pena, chi è inconsapevole di avere il virus, essendo asintomatico. Un pasticcio da rimediare, magari con un terzo modulo di produzione ministeriale, tanto per complicare le cose. ma la burocrazia serve proprio a questo.