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Coronavirus: ogni volta che parla il premier le code ai supermercati aumentano

FIRENZE – Le videoconferenze notturne, diciamo meglio, i video show a cavallo della mezzanotte sono l’arma di comunicazione preferita dal premier Conte, che in tal modo espone le sue teorie e i suoi provvedimenti senza contraddittorio neppure dei giornalisti. E senza intervento delle opposizioni, visto che il Parlamento è da tempo esautorato nel silenzio assoluto di Mattarella. Una vera e propria sospensione dei diritti costituzionali.

Stamane solita coda presso il Supermarket, nella zona Masaccio – Don Minzoni, ancor più lunga di quella dello scorso week end (effetto – Conte, appunto).

Ma anche nel negozio Carrefour di Via degli Artisti, dove si solito c’erano due o tre persone, adesso c’è una fila, seppur ridotta (una ventina di persone), nel marciapiedi di fronte all’esercizio. I cittadini attendono pazienti, scaglionati, in regola con i diktat di Conte, Lamorgese e Speranza, indossano mascherine. Il personale fa entrare la gente distanziata in modo ragionevole, per evitare affollamento interno. La spesa è veloce quindi, seppur dopo 20 minuti di attesa. All’ingresso un cartello avverte: si entra solo con bocca e naso coperto, nel rispetto delle indicazioni governative, ma soprattutto a beneficio della salute dei cittadini.

Si andrà avanti così, nell’incertezza di nuovi provvedimenti che verranno disposti dopo severe e accurate riflessioni notturne delle Autorità governative, inaudita altera parte e imposte ai cittadini, popolo bue. Mentre la sinistra (lo ricordate) gridava contro chi auspicava poteri speciali, oggi se li prende senza il permesso di nessuno, con la benevola accondiscendenza di chi dovrebbe sorvegliare.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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