Coronavirus: cassa integrazione in deroga. Risorse assegnate: Toscana pronta
FIRENZE – Nella giornata di ieri, martedì 24 marzo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto di assegnazione delle risorse alle Regioni per la cassa integrazione in deroga per Covid-19. Il decreto riguarda una prima tranche di 1,3 miliardi, con l’attribuzione alla Regione Toscana di circa 84 milioni di euro; a questi si aggiungeranno le risorse della seconda tranche, che si stima saranno in proporzione superiori a 100 milioni di euro. La Regione Toscana metterà poi a disposizione (non appena si otterrà lo sblocco da parte di Inps) altri 60 milioni di euro derivanti dalle risorse residue della precedente gestione degli Ammortizzatori sociali.
«Era un provvedimento molto atteso che metterà la Regione Toscana in condizione (avendo già firmato l’accordo con le parti
sociali) di dare subito avvio allo strumento della deroga. Apprezzo la rapidità con cui i ministri Catalfo e Gualtieri hanno concluso l’iter, per dare risposta immediata ad imprese e lavoratori in enorme difficoltà. Come assessore al Lavoro della Regione Toscana e come Coordinatrice Nazionale – afferma Cristina Grieco – ho fatto però presente la necessità di un rifinanziamento di tutti gli
ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dell’estensione del periodo di copertura della Cigd,
considerato che le 9 settimane ad oggi previste non saranno sufficienti a rispondere alle esigenze del tessuto produttivo del
nostro territorio. Ho inoltre richiesto un rifinanziamento delle misure di Cigs e Mobilità in deroga destinate alle aree di crisi industriale complessa ritenendo non sufficiente quanto previsto dalla legge di bilancio, e di estendere la copertura della cassa integrazione anche per tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio, che attualmente si trovano privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito – aggiunge Grieco – Oggi stesso, 25 marzo, avremo un incontro con il Ministro per gli Affari Regionali, Boccia, e presenterò queste richieste emendative a nome della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni».
In attesa delle disposizioni operative da parte del Ministero del Lavoro e di Inps, è utile specificare che la cassa interazione in
deroga è uno strumento a cui possono accedere tutti i datori di lavoro privati per i quali non sono previsti a regime altri ammortizzatori sociali, come ad esempio la Cigo o i Fondi bilaterali specifici di ogni settore. Possono fare richiesta anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente, che sono comprese tutte le tipologie di lavoratori subordinati, come ad esempio i lavoratori intermittenti e i lavoratori a domicilio, mentre invece sono esclusi i lavoratori domestici (colf, badanti). L’accordo sindacale non è necessario per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti; è invece necessario per i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti. L’accordo potrà essere sottoscritto anche in via telematica all’esito della consultazione con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative. Nell’accordo va dato atto che il ricorso alla Cig in deroga è necessario in conseguenza degli effetti diretti o indiretti del necessario in conseguenza degli effetti diretti o indiretti del fenomeno epidemiologico Covid-19 e delle misure di contenimento adottate.
Il datore di lavoro può inviare la richiesta di consultazione ai sindacati e in questo modo attiva la procedura di consultazione che deve concludersi entro 5 giorni lavorativi; in mancanza della definizione, il datore di lavoro può ugualmente presentare l’istanza di Cig in deroga, allegando invece dell’accordo l’evidenza della richiesta inviata ai sindacati. La Regione Toscana ha già sottoscritto l’accordo con le Parti Sociali rappresentantive dei datori di lavoro e dei lavoratori per definire criteri e modalità di accesso alla Cig in deroga.