Skip to main content

Coronavirus, buoni spesa: Confesercenti chiede di inserire le piccole botteghe di quartiere

FIRENZE – Con l’ultimo Decreto del Consiglio dei Ministri, come noto, sono stati destinati 400 milioni dal Governo Conte alle Amministrazioni Comunali del territorio nazionale con l’obbiettivo di acquistare e quindi distribuire buoni spesa alimentari e beni di prima necessità alle famiglie indigenti ed in difficoltà.In base all’art.2, comma 4 lettera a) del DPCM 28/03/2020 i buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari possono essere “spendibili” in tutte le realtà commerciali del territorio, grande distribuzione ma anche piccoli esercizi commerciali di vicinato.

Spetta all’Amministrazione Comunale decidere in tal senso e darne pubblicazione sul proprio sito istituzionale. “Ecco perché già nella giornata di oggi scriveremo a tutti i Sindaci del nostro territorio affinché vengano prese in considerazione anche le piccole botteghe di quartiere e non tutto venga fatto attraverso accordi esclusivi con la GDO”, commenta Raffaele Viggiani, Vicepresidente Nazionale Fiesa e Confesercenti Firenze.

«Anche perché le nostre attività sono in prima linea tutti i giorni (assumendosi anche i rischi del caso) e svolgono ormai una funzione essenziale nella riduzione di file ed assembramenti nei supermercati del territorio. Tra l’altro provvedendo anche in proprio (e non senza difficoltà) alla dotazione di mascherine e protezioni per titolari e dipendenti delle attività . Restiamo naturalmente a disposizioni dei ‘nostri’ Sindaci per verificare insieme eventuali problematiche di logistica e distribuzione del prodotto, naturalmente in conformità con le restrizioni sanitarie introdotte per l’emergenza Coronavirus».

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741