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Coronavirus, ministro Speranza: «Chiusura estesa a Pasqua». Bar e ristoranti: non riaprite senza noi

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ROMA – Riapertura dopo Pasqua. L’annuncio è del ministro della sanità, Roberto Speranza: «Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione». Ma è già polemica, oltre che sul quando – il 14 o il 18 aprile – ma anche sul come. Si parla di riapertura graduale. Come? C’è chi avanza la proposta anagrafica, ossia di tenere in casa gli anziani più a lungo. Ma un provvedimento del genere rischia l’incostituzionalità: perchè è vero che ci sono anziani fragili, ma non mancano i giovani fragili. Ogni individuo fa storia sè, impossibile generalizzare. Poi si discute su quali attività possano riaprire prima: bar e ristoranti non accettano di essere messi in coda. E rivendicano il loro ruolo. Per esempio dicono: se la gente torna a lavorare, dove farà colazione e dove mangerà se bar e ristoranti dovessero restare chiusi? Eppoi c’è ilrischio disobbedienza: nonostante la spada di Damocle delle multe da 400 a 3mila euro, molta gente sta ricominciando a circolare. Probabilmente anche per disperazione.

E allora vediamo: si attende dunque solo l’annuncio ufficiale, perché ormai la proroga è nei fatti. Ovvero che il premier Giuseppe Conte dia la nuova data – verosimilmente il 18 aprile, ma c’è chi insiste per averla una settimana prima, il 14 – con il blockdown ancora in piedi, gli italiani in casa, le forze dell’ordine in strada per multare i trasgressori. L’annuncio dovrebbe arrivare giovedì, alla vigilia della stretta che ha chiuso l’Italia in una morsa, per ora valida fino al 3 aprile. Giovedì 2 si terrà un Consiglio dei ministri. Il dpcm con cui si prorogano le misure contenitive non ha bisogno del disco verde del Cdm, ma in quella data il prosieguo della stretta dovrebbe essere condivisa in seno al governo, l’annuncio potrebbe arrivare in giornata. Verosimilmente, prima dovrebbe tenersi l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i leader di opposizione, mentre cresce anche l’attesa per il nuovo confronto tra il presidente del Consiglio e le parti sociali.

E naturalmente resta aperto l’altro interrogativo: quello sulla riapertura delle scuole. L’ipotesi ottimistica sarebbe quella del 18 aprile, ma negli ambienti vicini alla ministra Lucia Azzolina si esclude che si possa parlare della riapertura dell scuole prima di maggio. Insomma, c’è ancora molta incertezza. Mentre Matteo Renzi insiste: bisogna riaprire presto, magari con alcune precauzioni, ma non bisogna far restare in Paese in una situazione di devastazione economica.



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