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Coronavirus: piano Marshall per l’Ue da 2.770 miliardi. Ma la Commerzbank boicotta l’Italia

grafica piano Sure

BRUXELLES – «Ad oggi, 2 aprile, l’Ue, e cioè le istituzioni europee e gli Stati membri, hanno mobilitato 2.770 miliardi di euro. E’ la più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ma nello stesso momento, la seconda banca tedesca, la Commerzbank, salvata per il rotto della cuffia nel 2009 direttamente dal bilancio pubblico attraverso un intervento da 10 miliardi di euro, spedisce lettere ai clienti per convincerli a disinvestire i titoli italiani di Stato a lungo termine (Btp). Una coltellata alla schiena di un Paese alle prese con un grave problema sanitario? In sostanza sì, e finisce per sollevare di nuovo polemiche e sentimenti antieuropei e antitedeschi. A chi conviene?

Intanto la von der Leyen conferma la proposta del fondo anti-disoccupazione SURE, mirato ad aiutare Italia e Spagna, che potrà mobilitare 100 miliardi di crediti, sulla base di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri, per 25 miliardi. L’iniziativa sarà presentata all’Eurogruppo e, secondo la presidente della commissione europea, dovrebbe essere adottata velocemente.

«Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi – ha sottolineato Ursula Von der Leyen – hanno pensato solo ai problemi di casa propria. Sento che molti invocano un nuovo piano Marshall».



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