Coronavirus: Die Welt offende l’Italia, la mafia aspetta la pioggia di denaro da Bruxelles
ROMA – «Certo, i paesi dell’Unione Europea dovrebbero aiutarsi a vicenda nella gestione della crisi da Coronavirus. Ma senza limiti? E senza controlli? In Italia la mafia non aspetta altro che una nuova pioggia di denaro da Bruxelles». Questi gli interrogativi e i dubbi che il quotidiano tedesco ‘Die Welt’ esprime oggi in un articolo intitolato «Signora Merkel, punti i piedi». «Una delle questioni più importanti che si pongono di fronte alla pandemia – prosegue il giornale – è ‘fino a che punto deve arrivare la solidarietà finanziaria tra i 27 stati membri?». Certo, prosegue, dovrebbe essere generosa. «Ma senza alcun controllo? E senza limiti?La solidarietà è un’importante categoria europea, ma anche la sovranità nazionale e l’obbligo dei politici di rendere conto ai propri elettori sono fondamentali».
«So benissimo che l’Italia e’ impegnata in una trattativa a livello europeo, ma che un quotidiano straniero dica che la mafia sta aspettando soldi che l’Italia aspetta da Bruxelles e’ una affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il governo tedesco prenda le distanze. Noi stiamo piangendo le vittime del coronavirus, ma l’Italia ha pianto e piange anche tante vittime di mafia. Mi aspetto una presa di distanza, e’inaccettabile». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
«Ma che razza di barbarie consente a un giornale tedesco tali e tante offese vergognose nei confronti dei cittadini di un intero Paese, mentre stiamo affrontando tutti la pagina più oscura degli ultimi settantacinque anni? E mentre siamo tutti insieme impegnati a contrastare un virus che non ha frontiere e la crisi economica che ne scaturisce?». E’ quanto si domanda Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno.
Per ora protesta solo il M5S, il Pd, Conte e Gualtieri restano a guardare, l’opposizione reagisce sui social, il Presidente Mattarella tace, ma non ci stupiamo più di tanto. L’articolo è comunque significativo dell’atteggiamento dei tedeschi nei confronti dell’Italia.