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Conte, fake news: nel 2012, quando fu fatto il Mes, c’era governo di centrodestra e Meloni era ministro

Giuseppe Conte

ROMA – Fra le molte idee confuse esposte dal premier Giuseppi nella sua ennesima conferenza stampa senza interlocutori politici, c’è almeno un’affermazione falsa e strabiliante, che il premier si sarebbe potuto risparmiare se solo avesse consultato l’albo dei governi della Repubblica che c’è a Palazzo Chigi, dove lui abita ormai da anni.

Riprendo l’agenzia con la dichiarazione di Conte: «Sul Mes, ripeto, abbiamo iniziato una trattativa, molti Stati hanno richiamato l’uso di strumenti esistenti,tra cui il Mes. Noi sin dall’inizio abbiamo detto no al Mes, non è lo strumento. Ma alcuni paesi, che sono con noi in questa battaglia, lo ritengono confacente ai loro bisogni. L’Italia accetta di discutere un Mes non condizionato, da qui la battaglia, ma se è una trappola chi l’ha confezionata si assuma responsabilità pubblica: nel 2012 c’era un governo di centrodestra, se non ricordo male la Meloni era ministra. Se c’è stata una trappola non è stata fatta da questo governo, è stato ratificato da un Parlamento dove io non c’ero e non c’erano altre forze politiche attualmente in Parlamento: bisogna assumersi le responsabilità». Queste le parole virgolettate del premier, che ha dimostrato anche in questo caso la sua scarsa conoscenza dei fatti e delle situazioni e l’animosità nei confronti di chi lo contesta.

Il Trattato che ha istituito il Meccanismo europeo di stabilità (il Mes, appunto) è stato firmato il 2 febbraio 2012 dagli allora 17 Stati membri della zona euro (a cui si sono aggiunti poi Lituania e Lettonia), per poi diventare operativo l’8 ottobre 2012. Il voto favorevole di Palazzo Madama è arrivato poi il 12 luglio 2012, mentre l’approvazione definitiva è stata data dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio 2012. All’epoca era in carica il governo tecnico di Mario Monti, che tutti gli italiani ricordano per i sacrifici imposti agli italiani e per le lacrime della Fornero che già allora tartassava i pensionati. Fra l’altro ricordo personalmente molto bene quel governo, anche perché il ministro Cancellieri mandò in pensione, da un giorno all’altro e senza preavviso, molti prefetti, in base a un provvedimento governativo che poi fu annullato dal tar del Lazio.

Conte vada a rivedersi quelle situazioni e si scusi almeno per questa accusa falsa e gratuita alle opposizioni,

AGGIORNAMENTO: A tutti i difensori di Conte che ci hanno attaccato su facebook chiedendo da dove avevamo ripreso la frase di Conte (forse non avevano assistito in diretta alla conferenza stampa o … si erano distratti in quel momento) alleghiamo il Pdf dell’Agenzia adnkronos del 10 aprile ore 20,12. Inoltre aggiungiamo che anche Enrico Mentana su La 7 e Giuseppe De Bellis, direttore di SktTG24, due giornalisti non certo favorevoli alla destra, hanno fortemente criticato Conte per questo attacco alle opposizioni. Il premier in questo caso, e per questa frase precisa, è indifendibile e Mattarella dovrebbe intervenire.

Una testimonianza diretta e veritiera anche in questo tweet con video dell’On. Guido Crosetto (allora FI), che era presente in aula al momento del voto.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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