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Macron ai francesi: l’11 maggio finirà il lockdown e riapriranno le scuole

PARIGI – Macron indirizza il suo quarto discorso ai francesi, ai quali dà poche indicazioni, ma precise, non molte ma confuse come il nostro Giuseppe Conte.

Il lockdown in Francia continuera’fino al prossimo 11 maggio. Lo ha annunciato, in un messaggio tv rivolto ai francesi, il presidente Emmanuel Macron. Il presidente ha sottolineato l’ulteriore sforzo richiesto ai suoi concittadini ma ha spiegato che al momento tale scelta rappresenta «l’unico modo per contrastare il virus. Da quella data – ha anticipato Macron – riapriranno progressivamente le scuole: gli asili, lescuole primarie e i licei». Il Paese si trova lontano dalla cosiddetta immunita’ collettiva, e ha indicato nella scoperta e produzione del vaccino il momento in cui sipotra’ tornare alla normalita’. «Vaccino – ha specificato – sul quale stanno lavorando gli scienziati francesi». Macron durante il discorso ha poi ammesso le falle nel sistema di contenimento del contagio, riconoscendo le «carenze come in tutti i Paesi del mondo: non abbiamo avuto abbastanza camici, guanti, gel. La Francia non era abbastanza preparata davanti alla pandemia di coronavirus, tuttavia l’abbiamo affrontata. Abbiamo dovuto contrastare l’urgenza, prendere delle decisioni difficili, adattarci continuamente…Il momento ha rivelato delle lacune, delle insufficienze, ma poi, una volta che i problemi sono stati individuati, ci siamo mobilitati per produrre ed acquistare il materiale necessario»

Il presidente francese ha pero’ voluto offrire ai connazionali qualche segnale di ottimismo: «L’epidemia comincia a segnare il passo, si vedono i primi risultati. Grazie agli sforzi compiuti, ogni giorno abbiamo fatto progressi».

Inevitabile, nel suo discorso un riferimento al ruolo che l’Europa ha giocato nel pieno dell’emergenza Covid. «Per l’Europa – ha osservato l’inquilino dell’Eliseo – e’ il momento della verita. La Francia vuole portare in Europa più unità e solidarietà, le prime decisioni vanno nella giusta direzione e noi abbiamo spinto molto per questo, che si tratti di Bce, Commissione europea e governi: siamo nel momento della verità, che impone più audacia e ambizione, siamo in un momento di rifondazione».

Macron ha riconosciuto gli errori del governo, ma ha sottolineato anche i progressi compiuti. Lui Presidente in una repubblica presidenziale, eletto a suffragio universale, con grande senso dello Stato e delle istituzioni, non si è permesso di attaccare dal pulpito televisivo le opposizioni, come ha fatto un premier di nostra conoscenza non eletto da nessuno. E soprattutto ha rivolto solo 4 discorsi alla Nazione, a reti unificate, dando delle indicazioni precise prima sul comportamento da seguire, poi, oggi, sulla data finale dalla quale ricominceranno poco per volta le attività normali, dando un’indirizzo preciso ai cittadini francesi, che sapranno così organizzarsi da qui all’11 maggio.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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