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Coronavirus: Lamorgese, i prefetti hanno svolto un’azione fondamentale sul territorio.

ROMA – Quella del Covid 19 e’ una sfida eccezionale e inedita che riguarda il campo sanitario, economico e sociale che da due mesi sta mettendo a dura prova cittadini e istituzioni e per far fronte ai diversi problemi anche il Ministero dell’Interno ha messo in campo tutte le sue forze. A spiegare il lavoro svolto fin qui dal Viminale e’ stata lo stesso responsabile del dicastero, Luciana Lamorgese, nel corso di un’audizione in Commissione Affari Costituzionali della Camera. «L’emergenza in atto – ha spiegato – ha richiesto una continua attivita’ di coordinamento e indirizzo delle prefetture con i sindaci. Al ministro dell’Intero spetta mettere in campo un’attivita’ complessa di presidio della legalita’, e i prefetti hanno svolto un ruolo centrale rispetto ai territori. Uno dei ruoli dato ai prefetti e’ stato quello di trovare misure di sostegno alla popolazione anche con l’attivazione di sportelli di ascolto e iniziative di solidarieta’ per chi e’ in difficolta’. Disagio abitativo, liquidita’ delle famiglie, salvaguardia dell’accesso al credito legale per gli operatori economici sono gli aspetti su cui si e’ posta l’attenzione dei prefetti. Ma oggi ci troviamo in un mondo globalizzato dove la mobilita’ e’ il principale rischio da fronteggiare per evitare la circolazione del virus”. Con i diversi Dpcm del premier Conte sono stare definite le regole di contenimento, dalle zone rosse della Lombardia ad al lockdowon nazionale. Misure di contenimento che fanno portato alla chiusura di molte aziende ma che ha fatto si’ che il rapporto continuo tra prefetti e parti sociali sia crescente e continui in questa crescita oggi visto il ruolo che le prefetture occupano nelle informazioni e autorizzazioni produttive».

Dopo un excursus su quella che stata l’attivita’ svolta dalle prefetture in base ai diversi decreti del presidente del Consiglio, la Lamorgese ha ricordato che «per le attivita’ produttive sono arrivate 125mila comunicazioni di ripresa attivita’ e di queste i prefetti hanno disposto la sospensione di1.749 attivita’ rientravano nelle fattispecie previste, 1600 comunicazioni per la prosecuzioni delle attivita’ degli impianti e45 provvedimenti sospensioni delle attivita’ nel solo periodo 22 marzo 10 aprile sono state presentate 1622 richieste di cui 745 concesse e 184 negate. Mentre per quel che riguarda il controllo delle persone e del rispetto delle misure il ministro ha fatto sapere che ne sono state controllate 9 milioni controllate ed elevate 320 mila sanzioni».

Una risposta indiretta all’attacco arrogante del Governatore Rossi ai prefetti.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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