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Coronavirus: riaperture dal 4 maggio. Alcuni settori dal 27 aprile. Agenzia entrate: 3 milioni di notifiche sospese

ROMA – Il premier, Giuseppe Conte, è uno che cambia opinione, a quanto pare abbastanza rapidamente. La sua rigidità, come sembra, si è allentata. L’Italia ripartirà il 4 maggio., Ma alcuni settori potranno tornare al lavoro già lunedì 27 aprile. Ecco i fatti della giornata: in mattinata si è tenuta una riunione del governo con il capo della task force Vittorio Colao, alla quale seguiranno altri confronti con gli enti locali e le categorie economiche. Entra così nel vivo il lavoro per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

Dal quattro maggio potrebbero ripartire i settori manifatturieri e delle costruzioni oltre ad alcuni esercizi commerciali. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nella videoconferenza in corso con i sindacati sulla fase due spiegando che ci sarà un allentamento delle misure restrittive ma non in maniera indiscriminata, perchè sarebbe da irresponsabili. Non è uno stravolgimento ma un allentamento, ha detto, le regole non salteranno ma le raccomandazioni sarebbero adattate alla nuova fase. L’allentamento delle misure restrittive per quanto riguarda il sistema economico dovrebbe coinvolgere al massimo 2,7 milioni di lavoratori, ha detto il capo della task force Vittorio Colao nel corso dell’incontro in videoconferenza tra Governo e sindacati secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione.

Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal 4 maggio: dovrebbe farlo tra venerdì e sabato. Per arrivare alla decisione finale, il governo terrà una serie di riunioni di confronto con tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali. I sindacati e le categorie imprenditoriali potrebbero essere convocate nelle prossime ore, per un confronto con il governo che dovrebbe svolgersi al più tardi venerdì, anche se non si escludono accelerazioni. Prima del Consiglio dei ministri sul Def in programma per stasera alle 19, Conte dovrebbe convocare, probabilmente alle 16, la cabina di regia con gli enti locali, alla quale partecipano in rappresentanza delle Regioni Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Nello Musumeci, per i Comuni Antonio Decaro, Virginia Raggi e Roberto Pella.

E dunque ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio, con alcune singole eccezioni dal 27 aprile. L’idea, come detto, su cui il governo pensa di far tornare al lavoro i cittadini dopo il 3 maggio ma, come già avvenuto nelle scorse settimane, si raccolgono le sollecitazioni su singoli settori, come la produzione di macchine agricole e industriali, che potrebbero essere autorizzati a ripartire con qualche giorno d’anticipo.

ENTRATE – Per effetto di quanto previsto dall’art. 68 del decreto Cura Italia, Agenzia delle Entrate-Riscossione ha sospeso l’avvio alla fase di notifica di circa 3 milioni di cartelle di pagamento, riferite ai ruoli consegnati dagli enti creditori nel corso del mese di febbraio e di marzo, oltre a circa 2,5 milioni di atti della riscossione il cui invio, nei mesi di marzo aprile e maggio, era previsto dal piano annuale di produzione dell’Ente”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione presso la Commissioni riunite Finanze e Attivita’ produttive della Camera. Si tratta in particolare di: 1,6 milioni di avvisi di intimazione interruttivi della prescrizione; 200 mila avvisi di intimazione propedeutici alle azioni di riscossione coattiva, 75 mila atti di pignoramento presso terzi, 250 mila comunicazioni di preavviso di fermo amministrativo, 350 mila solleciti di pagamento.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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