25 aprile Firenze: Nardella lo ha celebrato in Piazza dell’Unità e sull’arengario di Palazzo vecchio
FIRENZE – Come preannunciato il sindaco Dario Nardella è stato presente alle cerimonie del 25 aprile, ma non ha seguito proprio alla lettera le indicazioni del suo Governo, visto che alle 9.30 ha deposto una corona al monumento di Piazza dell’Unità insieme ad altre due Autorità (c’erano anche il Presidente Giani e la vicepresidente Anpi provinciale, Vania Bagni), tutti con regolare mascherina. Diverso a Roma il comportamento del Presidente Mattarella, ligio alle direttive, che ha salito da solo i gradini dell’Altare della patria.
Il sindaco poi si è spostato sull’Arengario di Palazzo Vecchio dove, alle 10.30, alla presenza del Gonfalone, la prima tromba del Maggio Musicale Fiorentino Andrea Dell’Ira ha intonato Bella Ciao. Nardella ha poi fatto un breve intervento. «Celebrare il 25 aprile in questo momento di emergenza per il Paese ha ancora più valore perché le risorse migliori per superare questa crisi vengono dalle nostre radici, dai nostri valori, dalla nostra identità. Quando celebriamo il 25 aprile celebriamo il valore più profondo della libertà, il nostro paese, la nostra storia. Quella libertà che è il frutto del sacrificio della vita di donne e uomini e mai come oggi abbiamo bisogno di sentirci patria, paese, popolo per superare questi momenti difficilissimi. I prossimi mesi saranno molto complessi, sarà la sfida più ardua per la mia generazione e per tutti coloro che sono nati dopo la Seconda Guerra Mondiale. Così come gli italiani riuscirono a liberarsi dal nazifascismo e dare la libertà al loro paese e al loro popolo, oggi noi nipoti di quegli italiani dobbiamo vincere questa battaglia diversa ma non meno difficile contro la pandemia e contro una crisi economica e sociale da superare tutti insieme. Per questo il 25 aprile di oggi – ha concluso Nardella – è qualcosa di ancora più significativo e importante di quelli che abbiamo ricordato dalla Liberazione».