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Coronavirus: sindaci metropolitani scrivono a Conte, per fase 2 vogliamo regole chiare e certe

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Palazzo Chigi

ROMA – «Ripartire con gradualita’ secondo regole certe e chiare e misure attuabili si deve ed e’ possibile. Servono linee guida nazionali sui vari ambiti e settori. Serve definirle ed avere il tempo congruo per prepararsi. Serve piu’ di tutto massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo – Comuni – Regioni – Stato – su chi fa che cosa e con quali risorse». Anche i sindaci certificano perciò che finora Governo e Regioni hanno creato molta confusione, e ovviamente bussano a quattrini.

Lo scrive in una nota l’Anci. Una lettera al governo firmata dai sindaci dei Comuni capoluogo di Citta’ metropolitana, Antonio Decaro – Sindaco di Bari e Presidente ANCI; Dario Nardella – Sindaco di Firenze e Coordinatore Sindaci metropolitani; Virginio Merola – Sindaco di Bologna; Paolo Truzzu – Sindaco di Cagliari; Salvatore Pogliese – Sindaco di Catania; Marco Bucci – Sindaco di Genova; Giuseppe Sala – Sindaco di Milano; Luigi de Magistris – Sindaco di Napoli; Leoluca Orlando – Sindaco di Palermo; Giuseppe Falcomata’ – Sindaco di Reggio Calabria; Virginia Raggi –
Sindaca di Roma Capitale; Chiara Appendino – Sindaca di Torino;Luigi Brugnaro – Sindaco di Venezia.

Queste le proposte dei Sindaci al Governo:
1) Conoscere prima del 4 maggio l’elenco delle attivita’ che riaprono per adottare le misure necessarie in materia di mobilita’ e trasporto, per la regolazione degli orari degli uffici e degli esercizi, per regolare il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici (parchi, aree attrezzate, giardini, eta’).

2) dare indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilita’ nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato.

3) Coinvolgere direttamente i Comuni nella definizione delle misure e delle regole necessarie per una riapertura delle scuole in piena sicurezza per i bambini e i ragazzi.

4) Assicurare ai Comuni e alle Citta’ metropolitane risorse congrue per la spesa corrente alla luce della imponente riduzione di gettito fiscale, con particolare riferimento all’azzeramento dell’imposta di soggiorno, dell’imposta di occupazione del suolo pubblico e alla forte riduzione della TARI.

5) Rifinanziare i cd. buoni spesa gia’ erogati dai Comuni e assegnare ai Sindaci un plafond di risorse per il sostegno al
reddito strettamente legato agli effetti sociali ed economici dell’emergenza. Prevedere strumenti normativi e finanziari per il dell’emergenza. Prevedere strumenti normativi e finanziari per il sostegno agli affitti commerciali e domestici.

6) Prevedere che nell’ambito della liquidita’ che sara’ resa disponibile dall’UE all’Italia con gli strumenti finanziari
straordinari una quota parte sia assegnata ai Comuni e alle Citta’ metropolitane.

7) Integrale sostegno finanziario al trasporto pubblico locale, inclusi i minori ricavi da perdita della bigliettazione e
incentivi sulla micro mobilita’ elettrica, semplificazioni per la realizzazione di piste ciclabili.

8) Puntare decisamente e senza indugi per la ripresa degli investimenti pubblici sui Comuni e sulle Citta’ metropolitane. I Comuni sono i principali investitori pubblici del nostro Paese con una capacita’ di resa delle risorse assegnate incommensurabile rispetto agli altri livelli di governo. I Sindaci chiedono poteri straordinari di natura commissariale per la realizzazione di opere di valore superiore ad 1 ml e una decisa semplificazione delle
regole in materia di appalti di lavori e servizi. Prevedere, inoltre un finanziamento autonomo della funzione fondamentale delle Citta’ metropolitane in materia di sviluppo economico e produttivo attribuita dalla legge statale.

9) Le eventuali risorse assegnate alle Regioni, oltre a quelle gia’ attribuite con precedenti provvedimenti, siano vincolate ad attivita’ strettamente legate all’emergenza quali acquisto DPI per servizi essenziali e per popolazione, sanificazione uffici pubblici e spazi citta’, assistenza socio-sanitaria.

10) Migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall’emergenza in modo da assicurare a tutti liquidità in tempi rapidi ed effettivo sostegno con particolare attenzione al settore turistico e balneare.

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