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Riapertura imprese: Bonomi, presidente Confindustria, critica il Governo, è cinque settimane che chiediamo indicazioni

Bonomi

MILANO – «E’ da cinque settimane che personalmente chiedo quale sia il metodo per arrivare alla riapertura, e non tanto la data della riapertura, e ancora oggi non mi è stata data risposta. Stiamo arrivando alla fatidica soglia del 4 maggio senza sapere ancora quale sarà il metodo” per la fase 2. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria, ospite di Mezz’ora in più su Rai3.

«Mi aspetto che domani mattina almeno le imprese che hanno la capacità di rispondere agli accordi sulla sicurezza fatti col governo e sindacati e che che sono nelle grandi catene del valore aggiunto internazionali possano riaprire. Stiamo perdendo quote di mercato e molte imprese non le recupereranno più. Non siamo d’accordo con il metodo di indebitare le imprese, ma vorrei una liquidità intelligente, perché il vero nemico, oltre al virus, è il tempo. Abbiamo necessità che i soldi arrivino velocemente al sistema economico, alle imprese e ai lavoratori. Ma se devo presentare 19 documenti per avere il prestito, secondo me qualcosa non funziona».

Infine aggiunge: «Confindustria punta a presentare un nuovo piano per la fase 3 dell’emergenza coronavirus per i grandi investimenti ai primi di settembre, all’inizio dell’autunno, in previsione della nuova Legge di Bilancio».

E anche dagli industriali una bocciatura sonora del governo di Giuseppi, incapace di aiutare chi produce e di programmare la ripresa. Sveglia Mattarella.

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