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Coronavirus: nidi e scuole d’infanzia. Conte valuta riapertura in via sperimentale

ROMA – Governo in retromarcia anche su nidi e scuole d’infanzia. Le proteste in tutt’Italia, hanno costretto il presidente del consiglio a occuparsi, finalmente, anche dei bambini. «Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata, anche con l’utilizzo, dove possibile, degli spazi di prossimità. Occorrerà valutare l’apertura in via sperimentale di nidi, scuole dell’infanzia, centri estivi e attività dedicate ai nostri bambini».

Lo ha detto, il premier Giuseppe Conte, alla Camera, ricordando che va tutelato il diritto al gioco e all’attività motoria dei minori, ma anche che la situazione di emergenza rischia di amplificare le disuguaglianze sociali. E’ stato un Conte quasi contrito quello che ha parlato mettendosdi, idealmente, una mano sul cuore: «Per molti bambini pasto della mensa scolastica è il più completo della giornata, molti non hanno la possibilità di seguire al didattica a distanza e per alcuni le mura domestiche, che sono luogo di amore e di conforto, possono invece peggiorare situazione a rischio. Ed è per questo che il governo intende dedicare alle famiglie e ai minori grande considerazione in un prossimo provvedimento: occuparsi di loro è occuparsi del futuro del nostro Paese».

Ma ci voleva, caro Presidente del consiglio, una sorta di sollevazione popolare per rendersi conto che questo governo lascia indietro molti cittadini, e fra questi proprio i più piccoli, costretti a stare chiusi in casa per mesi, a dimenticare quasi i compagni conosciuti sui banchi e ora a rischio di ritrovarsi soli in casa, con il ritorno al lavoro di babbi e mamme? Complimenti per la tempestività avvocato Conte.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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